Ai confini dell'Europa

[Alessio Mc Manager]

Gran bella presentazione, sembra di leggere un quotidiano sportivo del paese.

Cmq rimane una bella sfida da affrontare, si parte proprio dal basso e anche da una nazione che come capitali per i vari club non sono proprio al max, basta pensare che un club di serie C inglese ha già un modesto capitale e giocatori importanti.

Sarebbe una sfida troppo severa per me, sono curioso di vedere come andrà!!!!

[ethan76]

la situazione economica è precaria e la mancanza di staff in prima squadra la inguaia ancor più. Sebbene hai un discreto (ma neanche tanto) margine per gli ingaggi rischi di bruciartelo per lo staff.

Come prevedibile poi i possibili introiti sono pressoché nulli quindi saranno mercati di sacrifici quelli che ti attenderanno, sicuramente questa situazione dona un pizzico di pepe alla carriera :)

[Mirko Pasqua]

@Mr.TikiTaka, eppure sai che mi aspettavo una situazione simile? Vuoi per il campionato in cui troviamo a competere e vuoi per il nostro status da semi-professionisti, avevo già intuito una prospettiva finanziaria poco rosea. Molte spese, pochi guadagni: quadretto tipico di società poco conosciute 

@AlessioMcManager, anzitutto benvenuto e grazie per esserti unito, oltre che per i complimenti! Comunque sì: la sfida si preannuncia ricca di spunti interessanti. Speriamo di portarla a compimento con successo.

@ethan76, purtroppo la situazione staff preoccupa non poco. Se vogliamo crescere sono necessari investimenti su questo fronte ancor prima dei giocatori, altrimenti gli stessi come fanno a crescere?  .


Saranno proprio i giocatori quelli che andremo ad analizzare nel seguente aggiornamento:

Episodio 2 - La rosa

Dugopolje, 15/06/2021

Sorge il sole nella piccola cittadina della regione spalatino-dalmata. Sandro, di buon’ora, giunge ai locali dello stadio per il primo incontro con lo staff. Tanti gli argomenti da affrontare, ma il neo coach brasiliano vuole conoscere le caratteristiche dei giocatori a sua disposizione. Ecco, dunque, il rapporto fornito dai collaboratori di da Cunha:

PORTIERI

Josip Silić - L’analisi inizia con uno dei giocatori più rappresentativi. Nato a Spalato, si è formato calcisticamente proprio nella vicina Dugopolje, con la quale ha scalato le gerarchie fino a imporsi come portiere titolare. Josip, dal canto suo, gode di una buona presa e di buoni riflessi, oltre a saper dare le indicazioni giuste ai compagni di reparto nei momenti più difficili.

Domago Lukać - Approdato a Dugopolje lo stesso giorno dell’insediamento di da Cunha, il portiere classe ‘98 - grazie ai suoi 196 cm - si rende particolarmente affidabile nelle uscite alte. Nonostante l’altezza elevata, Domago - nel corso della sua ancora breve carriera - si è dimostrato agile e veloce, ma mostra gravi carenze nel posizionamento. Per il giovane si prospetta un ruolo da rincalzo.


La responsabilità dell’allenamento dei due portieri è stata affidata a Zoran Varvodić.

DIFENSORI

Terzini Destri

Mateo Bašić - In maglia biancoblu ormai da due stagioni, il terzino destro vuole giocare le proprie carte nel nuovo corso targato da Cunha. Per farlo si affida ai suoi punti di forza: velocità e resistenza. La freschezza dei suoi 22 anni, inoltre, potrà essere una freccia al suo arco, il quale si dimostra ancora debole in marcatura e posizione. Il mister, conscio del potenziale del giocatore, prevede per lui un posto da titolare nell’undici iniziale.

Marin Karabatić - Elemento appartenente al vivaio del club, Marin non ha ancora avuto la possibilità di emergere, come dimostrano le 25 presenze totalizzate in quattro stagioni. L’esterno destro proverà ad attirare l’attenzione di da Cunha e dello staff grazie alla sua discreta abilità nel contrasto e controllo della sfera. La giovane età limita le sue qualità mentali, sebbene la sua personalità sia fortemente carismatica. Le gerarchie lo inquadrano con un ruolo da riserva.

Nikola Pervan - L’esterno difensivo, appena integrato alla squadra biancoblu, si appresta a vivere la sua prima stagione da professionista. Sebbene l’esperienza non sia dalla parte sua, le skill tecniche non sono trascurabili: discreta capacità di contrasto e marcatura, unitamente a qualità mentali interessanti come la bontà delle decisioni nei momenti difficili. Vista la giovane età e l’abbondanza del ruolo, il mister spinge per la cessione a titolo temporaneo.



Difensori Centrali

Dominik Balić - Ritenuto il miglior giocatore proveniente dal vivaio dugopoljno dell’ultimo decennio, Dominik si afferma come perno difensivo in grado di ricoprire sapientemente ruoli in mediana e a centrocampo. La sua versatilità sarà un aspetto fondamentale nell’economia della stagione, per questo da Cunha vorrebbe tentarne l’utilizzo come difensore centrale. In questo ruolo, il mister brasiliano lo considera titolare inamovibile.

Igor Čerina - Con 32 primavere sulle spalle, Igor porta con sé un vasto bagaglio tecnico e di esperienza; a ciò si aggiunge una grande versatilità sul fronte difensivo: il classe ‘88, infatti, può giocare indistintamente al centro e sulle fasce. Non da meno la sua abilità finalizzativa che potrebbe renderlo pericoloso sui calci da fermo. In ogni caso, il suo utilizzo sarà quello di difensore centrale con grado da titolare fisso.

Mario Mornar - Altro giocatore acquistato prima dell’insediamento di da Cunha sulla panchina del Dugopolje, il classe ‘90 conta più di 200 presenze tra i professionisti. Un’indubbia esperienza che fa da contrappeso alle qualità tecnico-mentali appena sufficienti. Nonostante l’età, però, la condizione fisica rimane convincente e potrà essere un vantaggio qualora il calendario dovesse risultare intenso. Il nuovo allenatore appare incerto, ma sembrerebbe prospettare per lui un minutaggio da riserva.

Josip Radoš - A completare il pacchetto di difensori centrali il 20enne di nazionalità bosniaca. Unico straniero presente in rosa, non ha mai militato nel campionato croato, pertanto il suo inserimento dovrà essere graduale. Ciò ne fa di lui una potenziale riserva, visti anche gli attributi fisici mediocri.



Terzini Sinistri

Petar Mikulić - Ritornato ad indossare la maglia biancoblu dopo l’infruttuosa esperienza della stagione 2018/2019, l’esterno classe 2000 assurge al grado di giocatore talentuoso dall’avvenire brillante. Da Cunha, con un passato da terzino, vuole lavorare per affinare un diamante ancora grezzo sebbene abbia dimostrato una buona propensione a cross precisi ed efficaci; qualità, questa, frutto di un discreto bagaglio tecnico. Dalla sua, inoltre, rapidità e accelerazione nonostante i 195 cm di statura. Qualità importanti per un giocatore a cui è garantita una maglia da titolare.

Robert Milanović - La forte propensione della società a costruire una squadra giovane e di prospettiva si manifesta nel reintegro del 20enne esterno spalatino. Dopo l’esperienza in prestito al Hrvace, Robert deve ancora timbrare il cartellino tra i professionisti, e la conferma di ciò giunge dalla sua scheda: non è ancora pronto per il professionismo. Da Cunha e lo staff sono di fronte a un bivio: la conferma o la cessione in prestito.

Roko Kurtović - A complicare la posizione di Milanović ci pensa il classe ‘99. Di due anni più vecchio del collega, l’ex Uskok ha difeso i colori dugopoljni in 10 occasioni nel quadriennio 2017-2021. Numeri non certo esaltanti che, alla fine della fiera, non agevolano del tutto il ragazzo. Ne consegue che il suo destino verrà deciso al termine del precampionato.


La responsabilità dell’allenamento del reparto difensivo è stata affidata a Sandro da Cunha Barbosa e Ivica Miše.

[Mirko Pasqua]

Dugopolje, 16/06/2021

L’incontro tra da Cunha e il proprio staff per analizzare il roster a disposizione ha subito un’interruzione a causa della conferenza stampa di presentazione. Il pomeriggio scorre inesorabile, per poi rincontrarsi giorno 16 al fine di completare l’analisi con centrocampisti e attaccanti. Di seguito, pertanto, i rapporti compilati dai collaboratori:

CENTROCAMPISTI

Ivan Bosančić - La dirigenza dugopoljna ha sempre cercato di investire sul vivaio e Ivan ne è la dimostrazione. Integrato stabilmente in prima squadra nel “lontano” 2015, ha vissuto un’esperienza infelice con la maglia del Junak prima di rientrare alla base. In campo gradisce giocare il pallone e mostrare la sua tecnica anche nella trequarti avversaria, ma il neo mister brasiliano potrebbe cambiare le carte in tavola.

Bruno Jencić - Dopo la splendida stagione sempre con il Junak, per il classe 2001 ancora un’altra esperienza in prestito. Il giovane proviene dal Hajduk e mostra ampi margini di miglioramento. Nel progetto della dirigenza l’idea di impiegarlo come trequartista, ma gli inefficaci movimenti senza palla potrebbero far ricredere da Cunha e optare per un ruolo di copertura a centrocampo.

TREQUARTISTI

Esterni Destri

Ante Kovačević - Giunto in casa dugopoljna nel 2020, l’esterno classe ‘98 non ha ancora colpito i tifosi. Con sole 10 presenze totalizzate nella stagione appena conclusa, Ante prova a rilanciarsi nella gestione da Cunha. A fare la differenza la capacità di giocare indifferentemente a destra e sinistra come terminale offensivo, sebbene la finalizzazione non sia tra i suoi punti di forza. L’ex Dubrava, in realtà, ama tagliare dentro il campo partendo dalla fascia utilizzando il piede invertito, ma - con tutta probabilità - verrà schierato nella fascia con il piede preferito.

Ivan Brnić - La promessa della dirigenza di concentrare i propri sforzi economici sulla linea verde ha dato i suoi frutti. Lo dimostra l’ingaggio del giovane trequartista, con alle spalle un’esperienza significativa con la maglia del vicino Hajduk. Le prospettive sono entusiasmanti, sebbene da Cunha sia intenzionato a concedergli spazio da subentrante.



Centrali

Ivan Čubelić - Considerato uno dei migliori talenti emergenti del panorama croato, Ivan è un classe 2003 con licenza di offendere. Tecnicamente superiore alla media, abbina buona visione di gioco alla fantasia, quest’ultima qualità imprescindibile per risolvere partite spigolose. Nonostante la giovane età e la prospettiva a breve termine data dal prestito, da Cunha non ha dubbi: sarà titolare inamovibile.

Ivo Čengić - Compagno di Čubelić nelle giovanili degli Hajduci, proprio come lui è stato mandato a Dugopolje per ‘farsi le ossa’. La differenza, però, risiede nella capacità di adattamento: Ivo è un trequartista puro che non ha ancora allargato i propri orizzonti. Il bagaglio complessivo è da affinare, sebbene disponga di un dribbling importante e visione di gioco. Nel contesto iniziale, dunque, per il classe 2002 si prospetta un ruolo da riserva.



Esterni Sinistri

Duje Javorčić - Non mancano le alternative sulla fascia sinistra, dove Duje proverà a far ricredere i tanti scettici dopo il passato poco convincente alla Lazio e all’Amiens. Con l’attenuante della giovane età dalla sua, l’esterno offensivo farà valere la propria versatilità per sbaragliare la concorrenza. Non da meno i buoni valori in accelerazione a dispetto dei 193 cm di altezza, coadiuvando anche ottime capacità decisionali. Un profilo interessante che il mister potrebbe proporre come titolare.

Ilija Bagarić - L’analisi della trequarti offensiva si conclude con un altro giovane di belle speranze. Dando un’occhiata sommaria alla sua scheda risalta sicuramente la grande determinazione e l’integrità fisica. In realtà le qualità dell’ex Dinamo Zagabria non si fermano qui: interessanti i valori di dribbling e passaggi che, supportati da buona tecnica, potrebbero dare il via a lanci pericolosi per le difese avversarie. La lotta con il collega Javorčić sarà il nodo da sciogliere soltanto al termine del precampionato per capire a chi spetterà la maglia da titolare.

PUNTE CENTRALI

Ivan Rodić - Giocatore più anziano dell’intera rosa, con il mister da Cunha condividono una conoscenza ormai decennale: i due, infatti, sono stati compagni di squadra nell’Imotski nella stagione 2007-2008. L’esperienza di Ivan è, però, molto più variegata: oltre i campionati croati, ha giocato in Ucraina e Kazakistan. Ciò gli ha permesso di avere una visione ad ampio raggio anche nel rettangolo verde, ma ciò che sorprende maggiormente è la discreta tenuta fisica nonostante le 35 primavere. Preoccupa la scarsa abilità finalizzativa, eppure il mister sembra volerlo buttare nella mischia da titolare.

Mario Crnički - Punta appena giunta a Dugopolje, nel suo curriculum si segnalano esperienze importanti come Bayern Monaco (club nel quale è cresciuto), Olympiakos Nicosia e Cottbus. La scheda inquadra Mario come un buon fulcro del gioco dall’apprezzabile coraggio e dai pericolosi movimenti senza palla. Da rivedere la scarsa abilità nel giocare di squadra, caratteristica fondamentale del ruolo soprattutto in un attacco con una sola punta. Ciò ne fa di lui una riserva.

Boris Rapaić - Chiudiamo l’analisi delle punte e, conseguentemente, dell’intero roster con la scheda del classe ‘97. Come il collega Crnički, anche Mario ha tentato (senza successo) di far sbocciare il proprio talento all’estero passando per Inter, Fenerbahçe e Las Palmas. Adesso è tornato a casa per vestire la maglia biancoblu per dimostrare che la sua abilità finalizzativa può ancora fare la differenza. Non avendo ancora abbozzato la tattica con cui si giocherà in questa stagione, però, le sue gerarchie non sono ancora state definite.


La responsabilità dell’allenamento dei tre reparti è affidata a Sandro da Cunha Barbosa e Ivica Miše.


Adesso il giovane mister può godere di una panoramica completa sui giocatori a sua disposizione. Risalta la quantità di giovani presenti in rosa, sebbene non siano guidati da molti elementi di esperienza verso gli obiettivi stagionali fissati dalla dirigenza. I traguardi da raggiungere non sembrano oltremodo pretenziosi: raggiungere la metà classifica in questo campionato e il secondo turno in coppa nazionale. Di seguito una grafica più ampia che chiude questo aggiornamento:

SPOILER ()

[MattyPitta]

Vedendo le posizioni dei calciatori direi che anche se il mister non ha ancora deciso la tattica un abbozzo di modulo potrebbe esserci.. Direi che il 4-2-3-1 potrebbe essere in pole position anche se la versatilità di alcuni elementi potrebbe anche suggerire moduli diversi.

La dirigenza tutto sommato ha fissato obiettivi alla portata della squadra, l'obbligo di rispettare i limiti nel fondo ingaggi non è solo un obbligo ma una necessità per il club che si trova già con le finanze in sofferenza.

Buona fortuna al mister per l'esperienza in terra croata

[Mr. TikiTaka]

Arriviamo ad una delle parti centrali più belle da commentare: la rosa! Sebbene a questi livelli i cambiamenti avverranno in maniera rapida e numerosa e, per tanto non conviene affezionarsi troppo agli elementi che fanno parte della rosa attuale, è sempre stimolante capire con quale materiale umano si ha a che fare!

Vado in ordine come di consueto, cercando di rimanere sul discorsivo.
In porta vado controcorrente sulla tua preferenza: secondo me Lukac è più forte del collega di reparto Silic. Spero di sbagliarmi, ma solitamente a pelle ho un gran fiuto per dei buoni numeri uno Guardando i terzini destri invece, mi rendo conto dell'effettiva forza del campionato e, di conseguenza, della rosa. Mi trovo d'accordo con le gerarchie stabilite in scaletta, dando per scontato l'approdo in squadra di ALMENO un elemento. Basic titolare è il meno peggio, effettivamente.. A sinistra per fortuna c'è Milanovic: che bel giocatore!! La sua riserva potrebbe essere Kurtovic, ma riuscire a rimpiazzare con qualcuno dal mercato sarebbe meglio..
Con i centrali la musica cambia, almeno per quel che riguarda i due titolari! Balic e Cerina sono due mostri assoluti che ben figurerebbero anche nei top campionati, Mornar e Rados spero vedano il campo il meno possibile, ma comunque sono in grado di cavarsela. Legandomi al discorso che facevi delle cessioni illustri per far quadrare le casse, spero non si tratti di uno dei due citati sopra, perchè perderemmo veramente tanta qualità.
Mi accorgo ora che mi ero perso la prima parte, quindi chiudo il commento dicendo la mia anche su centrocampisti, trequartisti ed attaccanti
In mezzo: qui troviamo solo due giocatori, veramente poco per portare avanti una stagione intera. Non sono malvagi Bosancic e Jencic, ma neanche eccelsi. Manca a tutti gli effetti un cervello pensatore, chissà che il mercato non ci dia una mano anche qui.
Capitolo trequarti. Destra o sinistra risultano molto simili, la qualità c'è in ambedue le corsie e non sarà facile assegnare le maglie da titolari. Personalmente Kovacevic e Javorcic sono un passo avanti rispetto ai compagni, mentre Brnic è un buon giovane ma non sono così tanto esaltato come il mister Diverso per Bagaric invece, ha ottimi margini di crescita! Centralmente Cubelic sarà uno snodo importante per la rifinitura della manovra, è un peccato che sia lui che Cengic siano in prestito.. peccato..
Attaccanti!! Mi aspettavo forse qualcosina di più, ma non ci si può lamentare nel complesso. Rodic e Crnicki li trovo molto simili, con l'unica differenza sulla età anagrafica.. il primo ha esperienza da vendere, mentre Mario potrebbe fare qualche gol in più. Rapaic non è malvagio, ma non mi convince: sai quando un giocatore non ti sa nè di carne nè di pesce?

Nel complesso abbiamo sotto mano una rosa con parecchi alti e bassi, il che rispecchia la proposta degli obiettivi fatta dalla società. Con qualche rinforzo mirato, si può pensare di bruciare qualche tappa, soprattutto facendo attenzione a non perdere troppi pezzi importanti per strada.

[Blackdragon-ITA]

Una rosa che potrebbe nascondere numerose soprese al suo interno.
Ciò che mi ha colpito maggiormente è che nonostante un'età media neanche troppo bassa ci siano ben poche partite ufficiali giocate dalla maggior parte degli effettivi a disposizione. Potrebbe essere un problema, almeno all'inizio, e si potrebbe provare a tamponarlo con l'ingaggio di qualche uomo d'esperienza, anche a 0, per accompagnare i giovani nel loro percorso di crescita. Il centrocampo necessita sicuramente di qualche innesto, sia qualitativo sia quantitativo, perché soli due cc costringono a doversi fossilizzare su un numero esiguo di moduli e pregare tutti i santi affinché non si infortunino mai.

Vedo che il contratto è di un anno e direi che va bene così: le richieste della dirigenza non sono eccessive, allo stesso tempo potrebbe riverlarsi una realtà poco ambiziosa per un allenatore desideroso di farsi conoscere nel calcio che conta.

[Mirko Pasqua]

@MattyPitta, ti ringrazio per esserti unito al thread e per la fortuna augurata a mister da Cunha per la sua avventura nella - ormai - sua seconda casa 

@Mr.TikiTaka, come sempre puntuale ed esaustivo. Per quanto riguarda la porta, Silić - almeno nelle battute iniziali - sembra essere il prediletto, ma chissà che il campo (giudice supremo) non sovvertirà l'ordine iniziale . Parentesi Rapaic: con occhio imparziale ti dico che anche io non sia molto colpito .

@Blackdragon-ITA, la mancanza di esperienza è uno dei nei di una squadra comunque ancora in via di definizione perché - come hai ben sottolineato - mancano dei tasselli da aggiungere. Sicuramente nel mercato ci muoveremo in maniera intelligente nonostante il margine di manovra non sia cospicuo.


Rinnovando il mio ringraziamento per il vostro affetto nel leggere le storie del mister da Cunha, rimando alla vostra attenzione lo studio delle novità che riguardano il club e soprattutto della tattica di gioco.

Episodio 3 - Verso il precampionato

Dugopolje, 21-30/06/2021

Con la squadra ancora in vacanza, da Cunha fa le valigie per raggiungere la famiglia a Velika Gorica. Una breve pausa che servirà a ricaricare le batterie in vista della preparazione alla stagione 2021/2022, lunga e ricca di impegni. In casa Dugopolje regna la quiete, sebbene qualche assetto sia in divenire.

Le novità

Da Cunha non riesce a restare lontano dalle sorti del proprio club nonostante la sopravvenuta necessità di una breve pausa. In tal senso, la chiacchierata telefonica del 25 giugno con Ivan Pavlovic (portavoce dei giocatori) permette di stabilire il codice etico da applicare per l’intera stagione. Maggiori dettagli nella schermata ivi presente:

SPOILER ()

Si mantiene costante anche il confronto tra il giovane mister e la dirigenza, la quale annuncia importanti novità nella videochiamata del 27 giugno: la prima riguarda l’accordo per un nuovo sponsor tecnico con una società locale al fine di incentivare l’economia cittadina, mentre la seconda concerne l’aumento del numero massimo di componenti dello staff:

SPOILER ()

Lo staff rimane il punto focale della discussione tra le parti, con riferimento - però - all’Under-19. Nello specifico, Ivica Žuljević lascerà il club alla fine del contratto. Il motivo della rottura tra tecnico e club va ricercato nell’accordo economico: l’aumento di ingaggio richiesto da Žuljević non è stato considerato consono dalla dirigenza.

La tattica

L’amenità delle campagne velikiane concede a da Cunha maggior tempo per riflettere sui dati raccolti negli incontri con lo staff tra il 15 e il 16 giugno. La filosofia del tecnico, però, è di sfruttare le caratteristiche dei giocatori e su di esse modellare tattica e modulo. Gli sviluppi di quanto appena scritto saranno spiegati in dettaglio nelle sezioni successive:


Struttura generale

Da Cunha torna a Dugopolje nella mattinata del 30 giugno con in mano un quantitativo considerevole di appunti colmi di schemi tattici. Ne discute per ore con i propri collaboratori sino a giungere alla soluzione definitiva: la squadra scenderà in campo con il 4-2-3-1. La struttura generale di modulo e tattica è disponibile nella schermata qui sotto:

Si parte da una difesa composta da 4 uomini ai quali sono stati assegnati compiti relativamente semplici. Nello specifico, ai Difensori Centrali si chiederà di giocare il pallone con estrema semplicità, rimanendo concentrati nella marcatura e contrasto. Sulle catene laterali, invece, sono stati impartiti ordini differenti: sebbene il ruolo risulti lo stesso, al Terzino Sinistro si richiede di restare stretto e allargarsi palla al piede, mentre al Destro - una volta avuto il pallone - di tagliare dentro il campo.

Segue un centrocampo a 2 che cercherà di legare i vari reparti. In tal senso, da Cunha opta per un Centrocampista Difensivo con il quale si cercherà di arginare le sortite avversarie per poi dettare i tempi di gioco. A lui si affianca un Centrocampista di Supporto, vero e proprio gancio con i quattro attaccanti per effetto di movimenti votati all’attacco, a cui si aggiunge la libertà di passaggi rischiosi.

Procediamo con una trequarti a 3, ciascuno con configurazioni pressoché differenti. Partendo dal Centrocampista Offensivo, il tecnico brasiliano vuole che si inserisca frequentemente nell’area avversaria oltre alla licenza di rischiare la giocata. Sulla destra agirà un esterno offensivo inquadrabile come un’Ala, la quale riceverà passaggi a lunga gittata per via di una posizione molto larga utile ad allargare le difese avversarie. Sulla fascia opposta, invece, ci sarà un’Ala Invertita che parte largo per poi accentrarsi così da lasciar spazio al terzino in sovrapposizione.

A chiudere l’attacco a 1 punta. Essendoci un solo interprete, lo stesso dovrà coniugare buone qualità finalizzative e di dialogo con i compagni. Tenendo a mente le caratteristiche dei giocatori, dunque, la scelta del ruolo è ricaduta sul Fulcro del Gioco.


Fase di Possesso & Transizione

Dopo aver analizzato struttura generale e istruzioni singole (abbastanza consistenti), passiamo alle indicazioni di squadra. La Fase di Possesso non si snoda secondo particolari compiti, sebbene coloro che impostano l’azione dovranno privilegiare le fasce. Le due catene differenti impostate dal tecnico dovranno essere sfruttate al massimo.

Nella Fase di Transizione, invece, non viene assegnata nessuna istruzione di squadra. L’unica eccezione è rappresentata dal portiere, il quale dovrà lanciare velocemente il pallone così da cogliere impreparata la squadra avversaria. Ciò sarà possibile grazie alla presenza del Fulcro del Gioco, costantemente riversato all’attacco.

[Andrea Buonanno]

Ora non resta che fare parlare il campo

[Mr. TikiTaka]

Anche la tattica è stata esposta e sai quanto mi piaccia parlarne.

L'intensità è sulla giusta moderazione, i ruoli molto semplici ed adatti al contesto in cui ci troviamo. Idem le istruzioni collettive, piuttosto blande perchè preferite quelle individuali.

Ho una/due domande però: il terzino destro, nella descrizione citi che taglierà verso l'interno del campo, palla al piede. Bene.
- Non c'è il rischio che vada a bocciare (passami il termine terra-terra) con il centrocampista difensivo? Ci hai pensato?
- Sul punto della trequarti invece, dici che l'ala invertita lascia spazio alla sovrapposizione del terzino, lo stesso che però ha l'istruzione individuale di tagliare internamente. Sicuro che sarà in grado di capire quando allargarsi e quando stringere?

Sono più curiosità che critiche eh, sia ben chiaro.