22/03/2021, 00:16
Quanti allenatori bravi e preparati ci sono nelle serie minori?! Quanti di questi hanno la possibilità di misurarsi a livelli più alti?
Ognuno di noi nella propria storia di calciatore avrà conosciuto almeno un allenatore tanto capace da farci pensare ‘potrebbe allenare in Serie A….’. Certo è un pensiero in parte condizionato dalla grande stima nutrita nei confronti del soggetto, ma è altrettanto vero che la capacità di alcuni mister non sempre va di pari passo con le opportunità che si presentano. Sono tanti i fattori che concorrono a sviluppare una carriera e alcuni di questi sono totalmente incontrollabili. Talvolta non bastano preparazione e capacità ma conta di più essere nel posto giusto al momento giusto, e non farsi sfuggire le eventuali occasioni che il destino offre.
Nella storia che vi vado a raccontare ho deciso di prendere le parti del destino, in modo da dare ad un mio ex allenatore l’opportunità di allenare ad un passo dal professionismo. Starà poi a lui sfruttare l’occasione per cercare una scalata che potrà portarlo fino a dove meriterà.
Marco Locatelli è un omone vicino ai 60 anni che dopo aver smesso di giocare a calcio ha mantenuto la passione per il calcio iniziando ad allenare i ragazzi. Prima come assistente nelle giovanili e poi come ‘titolare’ ha saputo trasmettere una visione di calcio divertente e propositivo togliendosi anche delle piccole soddisfazioni a livello locale. Col crescere dell’esperienza sono arrivate chiamate per allenare i 'grandi', e anche lì, oltre a qualche piccola delusione, i risultati sono stati più che soddisfacenti riuscendo in salvezze insperate e un importante passaggio di categoria.
“Il Loca” è di Monza, terzo centro in Lombardia per numero di abitanti e città del ‘Parco’, al cui interno si trova l’Autodromo Nazionale.
Principale centro di riferimento della Brianza, quell’area geografica compresa tra Milano e il Lago di Como che pur non essendo riconosciuta a livello ufficiale rappresenta una vera e propria istituzione per senso di appartenenza.
Ed è proprio la verde e produttiva Brianza il luogo dal quale prende il via questo importante nuovo capitolo della vita calcistica del nostro personaggio.
Uno scambio di messaggi in una calda giornata di giugno anticipa la telefonata della serata.
- Pronto!
- Ciao Marco.
- Dani eccoti. Allora sei pronto?!
..in questi casi sono solito rispondere 'sono nato pronto' (cit) però non avevo minimamente idea per cosa lo dovessi essere. O almeno non con esattezza. Troppe volte negli anni scorsi ha provato riportarmi sul campo, ogni occasione era buona per propormi di rientrare. Io per un motivo o l'altro ho sempre declinato, anche a malincuore; non avevo a disposizione il tempo necessario da dedicare. Ma ora alcune cose sono cambiate e non è detto che la mia risposta sarà la stessa.
Durante la chiacchierata mi spiega per bene la situazione. Finalmente dopo tanta fatica nelle basse categorie è arrivata l'opportunità di allenare in Serie D. Un vero successo per chi è partito così da lontano.
Ancora ricordo quel pomeriggio autunnale di oltre 20 anni fa in cui é comparso sul campo di allenamento. Noi eravamo un gruppo di ragazzi, e lui ci sembrò Bud Spencer. Da che era solo un aiutante del nostro mister ne ha fatta di strada, e ne sono felice.
Tornando al presente, continua ad illustrarmi la situazione in cui si troverà (ci troveremo?!) a lavorare. Una società che versa in una situazione finanziaria stabile e normale per la categoria; appena salita dall’Eccellenza ma abbastanza ambiziosa da puntare ad un campionato da medio/alta classifica. Uno stadio da 1500 posti e campo sintetico.
E’ molto chiaro anche sul ruolo pensato per me: ”La società per il primo anno mi ha posto limiti per alcune figure dello staff ma ho fatto richiesta di avere un uomo di fiducia da inserire: tu sarai quello. Un consulente a 360° sulle questioni di campo e mercato.” Questo in termini pratici quello che sono chiamato a fare, se accetterò.