04/08/2021, 21:52
L’infelice posizionamento in classifica ci mette di fronte ad un duro ostacolo, fare risultato pieno sul difficile campo della Salernitana. I 90 minuti sono combattuti ed equilibrati, con le difese che spesso hanno la meglio; infatti sono davvero poche le occasioni per andare in gol. La più nitida capita sui piedi di Candellone che lanciato a rete spreca a lato a tu per tu col portiere. Nel finale, con la squadra sbilanciata in avanti alla ricerca del gol qualificazione veniamo puniti in contropiede vedendo così terminare la corsa alla serie A.
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Malgrado la piccola insoddisfazione per la repentina eliminazione dai playoff l’analisi sulla stagione non può che essere soddisfacente. Per dare una lettura più approfondita ci affidiamo come sempre ai numeri, che mostrano come l’idea di gioco portata avanti negli ultimi anni continua ad essere coerente e produttiva. Il salto di categoria ha sicuramente attenuato le cifre, soprattutto in termini offensivi. Perché per ciò che riguarda la fase difensiva le risposte continuano ad essere notevoli.
Eccelliamo per ciò che riguarda possesso palla, numero di passaggi, ed accuratezza di questi, come sempre avvenuto negli anni scorsi. Quando si tratta di tirare in porta pur restando nel gruppo di testa siamo superati da alcune squadre. Il che poi si riflette con un dato di xG gol non all’altezza, tradotto poi dal numero di gol fatti un po’ inferiore al necessario.
Compensiamo con la fase difensiva dove numericamente non abbiamo rivali. La debacle finale con il Chievo ci ha negato lo scettro di miglior difesa, detenuto per buona parte del campionato e inquinato solo per necessità di classifica. Lo dimostrano i dati relativi a xG subiti e tiri concessi dove la differenza con chi segue è rilevante. Non secondaria si è rivelata la ottima percentuale di contrasti vinti che ci è costata anche qualche cartellino ma senza eccedere.
Merita poi una menzione il dato sulla media spettatori che vede il San Nicola come lo stadio con più presenti, nonostante venga riempito solo per un terzo della capienza.
Ed è con questo primato che chiudiamo una stagione approcciandoci a quella successiva con tutta l’ottimismo e la voglia di migliorarci ancora di più. A livello di mercato non sono previsti grandi movimenti, vista la volontà di confermare il gruppo nella sua totalità. L’unico ingresso di rilievo al cambio di stagione è lo svincolato Marigosu che va a rimpolpare il reparto di esterni offensivi.
Durante la sessione estiva però dobbiamo far fronte alla cessione forzata di Casale, titolarissimo centrale difensivo, che la società cede senza darci la possibilità di opporci. La ricerca di un sostituto sul mercato ci porta a due acquisizioni che verosimilmente andranno a comporre la coppia titolare, scalzando anche Milesi.
Proseguendo con le offerte irrinunciabili registriamo anche la partenza di Marras, uno dei protagonisti di questo biennio, che decidiamo di cedere forti di un reparto esterni piuttosto fornito. Le casse sono poi rimpinguate da un paio di altre cessioni che colpiscono esuberi cui possiamo rinunciare. I restanti movimenti, sia in entrata che in uscita sono di importanza secondaria e riguardano per lo più giovani tra cui chi potrà avere un po' di spazio è Cullmann.