Un guerriero non può abbassare la testa

[Giacomo1996]

Bè direi che la rosa sulla carta può permetterci di vincere il campionato. Ho una vaga idea del livello della "B" norvegese e direi che siamo più che attrezzati. L'unico reparto un po' spoglio direi che è il centrocampo, con due titolarissimi e due seconde linee che mi sembrano a livello appunto della divisione in cui siamo.
A giudicare dai giocatori ed i ruoli coperti, mi verrebbe da dire che giocherai con un 4-2-4? Non so, vedremo  

Mi accodo pure ai complimenti del comparto grafico e narrativo. Lettura molto scorrevole e grafica assai gradevole alla vista e molto ben curata, nulla da invidiare ai "mostri sacri" del forum

[Mr. TikiTaka]

UNA TATTICA PER L'ESERCITO

L'esercito spartano era l'organizzatissima armata della città-Stato di Sparta.
È ancora oggi stimato per la sua etica ed il suo rigore morale: chi era militare a Sparta doveva essere un esempio per la comunità. Nel periodo di massimo splendore di Sparta, si diceva che un soldato spartano valesse molti più uomini di qualsiasi altro esercito. Ma soprattutto, loro non combattevano per conquistare, per fare bottino, per espandere il proprio territorio (anche perché non avrebbe avuto eventualmente le forze per controllarlo). Il coraggio però non mancava mai ed è stato uno dei principali punti di forza per gli Spartani.

Come per gli altri stati greci, l'esercito spartano era basato sulla fanteria e combatteva attraverso l'utilizzo di una formazione a falange. Gli Spartani non introdussero alcuna innovazione tattica significativa nella guerra dei soldati opliti, ma utilizzavano la falange con lo stile classico: una sola riga, con una profondità uniforme da 8 a 12 uomini. Solitamente veniva preferito l'utilizzo di formazioni coese a scapito delle gesta eroiche dei singoli. Le truppe, quindi, venivano addestrate per avanzare in formazione allineata, creando un'impenetrabile foresta frontale di lance, difesa da un muro di scudi che coprivano le parti più vulnerabili del corpo.

Come operava quindi questa Falange? La falange greca tradizionale era disposta su due file di opliti e tendeva a spostarsi verso destra durante le marce: questo era dovuto alla tendenza dei soldati di coprire il proprio corpo con lo scudo di chi era posto alla propria destra. (Ecco perchè, ancora oggi, l'uomo soldato tende a proteggere le persone mantenendole sul proprio lato destro). Lo scontro fra falangi oplitiche era sostanzialmente uno scontro d'attrito e pressione. Le due schiere opposte di opliti facevano affidamento sulla propria forza di spinta, facendo perno sui loro larghi scudi (i quali contemporaneamente proteggevano il corpo da spade o lance) e soprattutto sulla compattezza della formazione, più che su di uno scontro corpo a corpo "libero" come la tradizione più arcaica voleva. Non contavano le gesta individuali del singolo soldato, ciascuno era subordinato al gruppo e si ragionava in termini di reggimento e unità. Questo, proprio per mantenere il più possibile unita la formazione: infatti era necessario che i soldati rimanessero coesi formando un muro di scudi, altrimenti un punto vulnerabile avrebbe potuto mettere a repentaglio l'intero gruppo. Una falange scompaginata e disunita era facile preda dell'avversario e quindi, completamente persa.

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Il Modulo

Così come veniva strutturato l'esercito spartano, Misòbaros ha deciso di forgiare il suo credo tattico. Una difesa di ferro per sorreggere a qualsiasi attacco possa essere sferrato alla sua città, da proteggere con le unghie e con i denti. Un 4-4-1-1 con una mentalità prettamente votata al non subire, ma pronta a ripartire in maniera veemente, per fare male e trafiggere l'avversario con colpi ben assestati e letali.

Questo non significa che il greco sia un difensivista e, ciò che ha mostrato nel pre-campionato che andremo a vedere poco più avanti, mette in evidenza concetti offensivi non indifferenti ed una varietà di sortite offensive da rendere qualsiasi ripartenza a favore imprevedibile ed incontenibile. A volte si attacca dalle fasce, altre volte per vie centrali, si sfruttano le sponde aeree, si costruisce dal basso per progredire insieme, si lancia in maniera diretta, si sfrutta l'ampiezza ma anche i raccordi centrali. Ecco ciò che intendeva lo spartano per giocatori pensanti.

Difesa e Terzini fanno ciò che devono e formano l'ultima linea ad essere attaccata, ben coperta da un centrocampo sostanzioso ma pensante, grazie al Regista coadiuvato da un Centrocampista di sostegno. Due Ali Invertite che possono giocare a piede opposto, ma anche con quello abile sul lato forte. Non fa differenza ma anzi, crea imprevedibilità. Esse tenderanno a convergere per vie centrali, così da liberare le corsie esterne per il sostegno dei terzini, ma anche per cooperare con il Trequartista. Il primo avamposto invece, in fase di non possesso, sarà il Fulcro, colui che guiderà ed indirizzerà la pressione. In fase di possesso invece sarà l'accentratore di tutti gli attacchi e deciderà lui se allargare, tagliare, fare sponda, inserirsi.

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In Possesso

Come pre-annunciato poco sopra, le giocate potranno alternarsi da una paziente costruzione dal basso, ad un lancio diretto negli spazi per sfruttare ciò che gli avversari creeranno e si lasceranno alle spalle. Una tattica camaleontica, capace di adattarsi a qualsiasi scenario.

Ampiezza larga per favorire inserimenti ed aprire le maglie avversarie, cross di prima per servire chi cercherà di muoversi all'interno dell'area e tirare appena possibile in maniera da chiudere ogni possibile azione di stampo offensivo, senza perdere palloni in fantomatici giri palla inutili. Disciplina e dribbla meno non li sto neanche a spiegare, vista la forte volontà di creare un blocco unico e coeso.

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In Transizione

Quando la palla si perde? Ci si ricompatta o si pressa? Beh, la situazione deciderà il da farsi. Come? Con dei giocatori capaci di adattarsi agli eventi. Se la sfera viene persa in zone alte, verrà da sè il recupero immediato in quella porzione di campo, ma se la squadra risulta essere scoperta, ecco che tutti si fanno trovare pronti per indietreggiare nel difendere porta e portiere.

Il contropiede invece è l'arma necessaria per scardinare le compagini avversarie che decideranno di farsi avanti per schiacciare i nostri soldati nella nostra metà campo. Costruzione dal basso a discrezione del primo impostatore: il portiere. Anch'egli dovrà essere bravo a capire quando poter iniziare la manovra trasmettendo corto e quando calciare direttamente scavalcando le linee di pressione.

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In Non Possesso

Il bello però è quando la palla è nei piedi degli altri. Linee basse, strette, compatte, proprio come la formazione a falange. Un unico blocco che si muove all'unisono, senza pressing di sorta, ma tutti legati da un unico filo conduttore: la chiusura delle linee di passaggio e degli spazi in qualsiasi zona interna alla metà campo da difendere. Contrasti aggressivi, certo, perchè bisogna lottare ed imporre la propria forza, destabilizzare l'avversario strappandogli il pallone dai piedi. Con le cattive, o con le cattive.

AMICHEVOLI? NON ESISTONO INCONTRI AMICHEVOLI

Il 24 Maggio all'Alfheim Stadion va in scena la prima prova dei ragazzi del mister spartano. La curiosità, in città e non solo, ha raggiunto negli ultimi giorni dei livelli altissimi. La gente per strada non fa altro che parlare di formazione a falange, difese forti, guerre con gli avversari e non vede l'ora di gustarsi un calcio diverso da ciò che si vede solitamente a queste latitudini. Ovviamente c'è anche chi pensa che tutto questo non porterà a nulla e che la filosofia di gioco voluta dal greco non potrà regalare alcuna gioia.

In parte, viste le presentazioni, di gioie era probabile poterne vedere poche. Ma già dalla prima sgambata contro il modesto Senja, il nuovo Tromso di Misòbaros cala un poker inaugurale che fa davvero ben sperare. La prestazione è ottima ed il tecnico, serioso e coriaceo come sempre, prende appunti segnandosi ciò che va e non va della base tattica testata. A seguire giunge una sconfitta contro l'ostico Astana, club di un certo livello e non propriamente al pari dei norvegesi. Il taccuino continua a riempirsi di nozioni e didascalie legate ad una fase difensiva da registrare, ma che ha retto egregiamente fino al sessantesimo minuto contro una avversaria di rango superiore. C'è da aggiungere, inoltre, che i carichi di preparazione sono veramente pesanti e che la muscolatura non è ancora pronta e sciolta per sopportare determinate sollecitazioni.

Finnsnes e Skarp vengono abbattute con il medesimo 3-1 e, nonostante la gioia dei tifosi per i buonissimi risultati portati fino ad oggi in questo pre-campionato, Màrkos è parecchio nervoso per i gol subìti che vuole evitare a tutti i costi. Non può pretendere niente di particolare, ovviamente, contro il fortissimo Corinthias, amichevole di spessore scelta appositamente dal tecnico per valutare i progressi dei ragazzi sul campo: il Tromso va in vantaggio per ben due volte e solo al 96' soccombe al gol del pari brasiliano. Una prova davvero notevole. Infine ecco il primo cleansheet della sua gestione, contro i rivali del Tromsdalen in un'ultima uscita davvero interessante per quanto riguarda la prova della retroguardia che pare sia stata registrata.

Click per vedere lo screen

[Stefano]

Più che Falange, direi Scorpione: si sposta con le chele e il corpo quando l'avversario si sposta e improvvisamente lo colpisce col pungiglione della coda, iniettando il suo veleno letale.
E il destino dell'altro è segnato...

(Musica di "300" in background che sfuma lentamente, la camera apre su un campo di battaglia disseminato di cadaveri di Persiani)

THIS IS TROMSO!!

[danivilla83]

La succosa parte tattica è introdotta da un'ottima lezione di storia che già ci fa capire quello che si vedrà in campo. Si arriva ad un punto in cui non si capisce se è la tattica a spiegare la battaglia o viceversa. Ma poco importa perchè in tante cose le due realtà si somigliano.
Si percepisce passione dal modo in cui vuoi mixare storia e calcio.

Alla fine che sia di guerra o di calcio, sempre di tattica si parla. E con le dovute proporzioni le differenze sono minime.
Se ho interpretato bene direi che le due ALI sono le vere armi tattiche. Pur essendo un approccio difensivo ad un certo punto per vincere la guerra bisogna attaccare. E il ruolo che ricoprono ha una valenza importante in entrambe le fai. Difensivamente ordinate a formare un blocco; offensivamente entrando dentro il campo a formare un cuneo capace di sfondare le difese nemiche. 

In attesa di vedere applicate in campo tutte queste idee come si sviluppano dalle amichevoli traspare una soddisfazione mista ad una continua ricerca della perfezione che si potrà avere solo col tempo. Uno degli obiettivi sarà ridurre al minimo i gol presi. Espejord come 'da pronostico' sta segnando a raffica....ma le amichevoli non valgono. 

Sugli screen tattici mi diverte notare come nella fase offensiva 'poche istruzioni ragazzi mi raccomando' ------> cliccato tutto il possibile 
Invece mi aspettavo una linea difensiva un po' più alta.

[Nexis]

Si punta, giustamente, sull'unità di squadra e la solidità difensiva. Una tattica che sembrerebbe ben congeniata e penso andrà testata in campionato, sono curioso di capire se vedremo degli accorgimenti tattici durante la stagione e quali saranno. L'idea è chiara e concisa, una squadra di spartani che si chiudono dietro i loro scudi e infilano le carni del nemico con le loro lance affilate, non appena questi si scopre all'attacco. Vogliamo vedere fiumi di sangue scorrere sulle strade di Tromso, alla fine del Campionato appenderemo le teste dei nemici sconfitti su enormi picche alle porte della città! 

“Τέκνον, ἢ τὰν ἢ ἐπὶ τᾶς” 
( “Torna con lo scudo o sopra di esso” )

[Martin Skoglund]

Gran bell'aggiornamento mister. Ma ormai ci siamo abituati, non è mica una novità!
Si parte con un bellissimo approfondimento storico (per chi come me ama la materia) che sul momento lascia stupiti...per poi capire che era fondamentale non appena torniamo in tema ed andiamo scoprire la tattica. Una formazione con il dna guerriero, compatta ed unita. 
Una squadra che si difenderà con i denti, pronta a ripartire e fare male con una varietà di armi letali a sua disposizione.
Avevi ragione, noto alcuni punti in comune con il mio schema, e questo non sai quanto mi possa inorgoglire mister!
Lo schieramento difensivo è pura poesia: un blocco compatto, pronto a difendere come un sol uomo la propria terra...metafora degli spartani di Re Leonida. Una carriera incredibilmente affascinante, e siamo solo all'inizio!!!

[zennarino]

Si comincia finalmente a fare sul serio, ed è anche arrivato l'aggiornamento che più di tutti stavo aspettando, quello inerente alla tattica!
Parto subito con il dire che adoro il filo conduttore che accomuna l'aspetto tattico con la storia greca, davvero un'idea originale e che aggiunge sicuramente un senso alla tattica vera e propria che verrà utilizzata.
Riguardo appunto quest'ultima penso ci sia poco da dire (anche perchè chi siamo noi per dire qualcosa a @Mr. TikiTaka  ); sono molto incuriosito da come hai impostato la fase di non possesso, con una squadra molto stretta e bassa, cercando di bloccare le linee di passaggio e rendere le linee di passaggio delle avversari praticamente serrate per poi andare di contropiede come fissato nelle impostazioni di transizione con una vera e propria "apertura di squadra" (larghezza più ampia in fase d'attacco) unita ad un ritmo alto e alla classica disciplina che ci distinguerà durante la stagione e su cui il mister crede fortemente.
Devo dire che mi piace davvero, sono curioso di vedere se si rivelerà una scelta saggia o se il mister poi troverà degli accorgimenti e rivedrà nel caso il suo modo di essere e il suo modo di applicarlo al calcio.
Le amichevoli (il mister non me ne voglia, ma si chiamano cosi) sono andate piuttosto bene, però c'è da sottolineare che la squadra ha subito molti gol per i gusti del mister e quindi credo che un bell'allenamento tattico sulla difesa sia già stato impostato in vista delle competizioni ufficiali.
Forza Tromso!

[Giacomo1996]

Speriamo che giocando con la formazione a "mura spartane" non arrivi una formazione a "cavallo di Troia" (so benissimo che non c'entra Sparta, ma era per fare la battuta. Ora mi autobanno :ban: )

Tornando seri, approfondimento tattico che per chi è una capra come me può sempre servire per imparare. L'approfondimento storico non è fine a sé stesso, ma è una sorta di spiegazione su come andrà a giocare la nostra squadra. Compatta e pronta a vendere cara la pelle lottando su ogni pallone e ripartendo pronti a far male (uccidere) con ogni tipo di arma del proprio arsenale.
"Amichevoli" che lasciano ben sperare, ora però si inizia a fare sul serio!

[JohnBonham]

Credo che la metafora degli spartani, e del loro spirito guerriero, ci accompagnerà per tutta la durata della carriera.
Innanzitutto i tratti caratteriali del nostro protagonista, in seconda battuta l'impronta che le sue squadre avranno, determinati, arcigni, combattivi, sono queste le caratteristiche che Misobaros vorrà vedere dai suoi. Il modulo vien quasi da sé che sia un 4411, un modulo arcaico, due linee strette a protezione della propria porta, mura di cinta dietro ed esercito d'assalto davanti.
Pochi fronzoli, il Tromso dovrà scendere in campo con la ferocia che vive nello spirito del suo allenatore, stanare l'avversario e colpirlo al primo mezzo passo falso.
Le prime amichevoli hanno evidenziato qualche problemino dietro, ma a quanto pare sono stati apportati i giusti correttivi.

Sono curioso di vedere le prime uscite ufficiali e qualche screen-chicca per vedere come gira la squadra.

[Francesco1908]

Il nostro spartano nelle terre gelide del nord,eh si perchè qui vedo nelle prime amichevoli che già a Maggio ci sono 3 gradi,ma riuscirai a non pensare al mare,al sole ed al tzatziki?Tutta bella la intro ,la presentazione grafica ma non me ne volere ma quando affronti la parte tattica resto incollato allo schermo e già ti immagino in tuta che fai sgobbare questi spilungoni affinchè imparino i tuoi dettami tattici che ,molto piacevolmente, vedo essere diametralmente opposti al tuo credo e finalmente,aggiungo io .Ora non ci resta che aspettare gli impegni ufficiali per capire e far capire di che pasta siamo fatti,speriamo non scotta