10/04/2021, 22:26
Lasciamo per un attimo El Gato ai suoi problemi e vediamo l'impostazione tattica della squadra. Si tratta ancora di un work in progress, quindi potrebbero esserci degli aggiustamenti strada facendo.
La filosofia è estremamente diretta: se noi abbiamo la palla l'avversario non può farci male. Puntiamo quindi ad un possesso palla estremo: ritmo di gioco basso e passaggi corti. Questo senza rinunciare ad un'impostazione aggressiva sul portatore avversario.
I giocatori saranno disposti secondo un 4-2-3-1:
Terzini che spingono sulle fasce cercando la sovrapposizione con gli attaccanti esterni, uno con compiti più offensivi, l'altro a sostenere.
I difensori centrali con compiti prettamente difensivi, una volta conquistata palla la scaricheranno al compagno più vicino, senza correre rischi.
Davanti alla difesa due registi arretrati. In fase difensiva aggrediranno il portatore di palla avversario con una marcatura stretta e contrasti duri, una volta recuperata palla cercheranno il passaggio corto verso gli esterni.
Sulla trequarti due attaccanti esterni a supporto che tagliando verso il centro lasciano spazio all'incursione dei terzini.
Centralmente un attaccante di sostegno all'unico attaccante.
Il terminale offensivo sarà una punta che pressa, libera di muoversi tra gli spazi.
La costruzione del gioco avverrà principalmente sulle fasce laterali, partendo dai laterali della difesa.
In fase di transizione attueremo un pressing asfissiante, con linea d'ingaggio altissima e marcatura stretta.
La linea di difesa alta con trappola del fuorigioco potrebbe essere un'arma a doppio taglio, durante le amichevoli estive abbiamo rischiato troppo con questa impostazione. In campionato è probabile qualche correzione a questa impostazione.
In nazionale la disposizione dei giocatori sarà identica, ma molto meno aggressiva: niente pressing, squadra più compatta verso la nostra metà campo e rallentare il gioco ad ogni occasione.
In fase di attacco dovremo sfruttare le occasioni appena si presentano, cercando di sorprendere gli avversari anche con gli schemi su calci piazzati.
Commenti sulle tattiche sono bene accetti. Il buon Diaz non lo ammetterà mai, ma ha bisogno di tutto l'aiuto possibile.
La filosofia è estremamente diretta: se noi abbiamo la palla l'avversario non può farci male. Puntiamo quindi ad un possesso palla estremo: ritmo di gioco basso e passaggi corti. Questo senza rinunciare ad un'impostazione aggressiva sul portatore avversario.
I giocatori saranno disposti secondo un 4-2-3-1:
Terzini che spingono sulle fasce cercando la sovrapposizione con gli attaccanti esterni, uno con compiti più offensivi, l'altro a sostenere.
I difensori centrali con compiti prettamente difensivi, una volta conquistata palla la scaricheranno al compagno più vicino, senza correre rischi.
Davanti alla difesa due registi arretrati. In fase difensiva aggrediranno il portatore di palla avversario con una marcatura stretta e contrasti duri, una volta recuperata palla cercheranno il passaggio corto verso gli esterni.
Sulla trequarti due attaccanti esterni a supporto che tagliando verso il centro lasciano spazio all'incursione dei terzini.
Centralmente un attaccante di sostegno all'unico attaccante.
Il terminale offensivo sarà una punta che pressa, libera di muoversi tra gli spazi.
La costruzione del gioco avverrà principalmente sulle fasce laterali, partendo dai laterali della difesa.
In fase di transizione attueremo un pressing asfissiante, con linea d'ingaggio altissima e marcatura stretta.
La linea di difesa alta con trappola del fuorigioco potrebbe essere un'arma a doppio taglio, durante le amichevoli estive abbiamo rischiato troppo con questa impostazione. In campionato è probabile qualche correzione a questa impostazione.
In nazionale la disposizione dei giocatori sarà identica, ma molto meno aggressiva: niente pressing, squadra più compatta verso la nostra metà campo e rallentare il gioco ad ogni occasione.
In fase di attacco dovremo sfruttare le occasioni appena si presentano, cercando di sorprendere gli avversari anche con gli schemi su calci piazzati.
Commenti sulle tattiche sono bene accetti. Il buon Diaz non lo ammetterà mai, ma ha bisogno di tutto l'aiuto possibile.