Nulla accade per caso

[JohnBonham]

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Guilherme Moreira   
@gui__moreira
9 lug 2022 | ore 22:15

Porto Alegre (RS) - Ormai non si può più parlare di "sorpresa". Manca virtualmente un turno alla fine del girone d'andata (la gara col São Paulo verrà recuperata il 7 agosto) ma la Chapecoense si candida con forza come assoluta outsider nella corsa al titolo in un campionato che fino ad ora ha palesato le grosse difficoltà da parte delle cosiddette "grandi" a creare un gruppo di testa solido e inattaccabile. La leggerezza con la quale la squadra di Nivaldo sta affrontando il cammino è un'arma in più rispetto a chi ha addosso la pressione del dover vincere, anche se va detto che, numeri alla mano, São Paulo e Flamengo continuano a godere dei favori del pronostico perchè hanno ancora partite da recuperare e tanti punti a disposizione. Insomma, le premesse per vedere una seconda parte di stagione avvincente ci sono tutte, soprattutto se l'equilibrio visto finora rimarrà a lungo. In un campionato senza padroni tutto è possibile, anche assistere ad un Leicester-bis in salsa brasiliana.

Guardando la classifica verrebbe da pensare ad un incontro agevole, ma chi ha seguito il campionato dell'anno scorso si ricorderà sicuramente del Vitória e di quella incredibile lezione di calcio che diede qui all'Arena Condá (4-1), un ricordo ancora vivo nella mente dei tifosi biancoverdi, accorsi oggi in quasi 15.000 allo stadio. Dopo un avvio promettente, la rete un pò a sorpresa di Mateusinho dopo un quarto d'ora, sembra tagliare le gambe alla Chaepcoense che annaspa in campo e rischia il tracollo, conseguenza anche di una condizione fisica che comincia ad essere precaria. La reazione nei primi minuti della ripresa è da applausi, con la Chape capace di ribaltare il risultato con il solito (doppio) Álvaro, nuovo capocannoniere del Brasileirão con 11 reti. Il resto della gara è un'apnea di 40 e passa minuti nei quali João Ricardo ci mette la pezza in un paio di occasioni e l'urlo dello stadio al fischio finale sa di liberazione. Tre punti sudatissimi, ma prestazione da rivedere.

Il solito calendario versione sottovuoto mette a dura prova i muscoli della compagine catarinense, già logorati da una stagione senza sosta. Il doveroso turnover e l'avversario del giorno, il Corinthians, mettono a nudo le fragilità di Nivaldo, che soccombe sotto i colpi incessanti del Timão, che sta attraversando un ottimo momento di forma e sta risalendo velocemente la classifica. Dopo un primo tempo nel quale è il solo João Ricardo a tenere a galla la squadra, arriva il crollo inevitabile: la sblocca Junior Sornoza con una splendida punizione al 48' e la chiude Gil a 4 minuti dal termine su azione d'angolo. Della Chape nessuna traccia, niente, zero. Partita da cancellare, alla svelta.

Si torna all'Arena Condá, ospite l'Athlético Paranaense della vecchia volpe Paulo Autuori. È la partita che segna il rientro a tempo pieno di Inácio, una pedina importante che farà rifiatare un pò Alan Ruschel. Ed è proprio Inácio a servire l'assist per João Pedro che firma il vantaggio alla mezz'ora per il più classico dei gol dell'ex, un vantaggio per la verità immeritato fino a quel momento. I rossoneri ospiti giocano un bel calcio offensivo e spesso concedono dietro, ma pervengono al meritato pareggio prima dell'intervallo con Léo Gomes. Felipe Aguilar, oltre a disputare un'ottima partita dietro, mette in mostra le sue doti aeree ad inizio ripresa, mettendo in salita la gara della Chape. I tanti errori sottoporta e la scarsa vena di Álvaro - per una volta deludente - condannano Nivaldo alla prima sconfitta interna stagionale, interrompendo una striscia positiva che durava da ben 20 partite.

La seconda sconfitta consecutiva e le voci di un possibile addio a fine stagione di Nivaldo, aprono uno squarcio nella stagione della Chape che rischia di compromettere quanto fatto di buono fino a questo momento. La sfida ai campioni in carica del Flamengo arriva nel momento peggiore della stagione, ma finalmente il tecnico ha a disposizione una settimana per preparare la partita, la richiesta di un pressing più intenso ridà compattezza alla squadra, che sfodera una prestazione da prima pagina contro i quotati avversari. Ezequiel è in stato di grazia e oltre ad annullare lo spauracchio Bruno Henrique, sforna l'assist per il gol decisivo di Vini Locatelli, tornato finalmente a fare la differenza. L'esame di maturità è superato a pieni voti e l'ambiente torna a respirare aria da alta classifica dopo un breve black-out. Che sia la svolta della stagione? Per ora Nivaldo si gode le luci della ribalta, battere i campioni non è mai banale e accende i riflettori su un allenatore in costante e prepotente ascesa.

La trasferta successiva è sul campo del Grêmio vicecampione del Sud America, autore di un campionato largamente al di sotto delle proprie possibilità. La Chape, rigenerata da un calendario che ora permette di giocare ogni 7 giorni, non palesa nessun tipo di timore reverenziale e passa meritatamente in vantaggio con una perla di João Pedro su calcio di punizione. I capovolgimenti di fronte sono continui, ne esce fuori una partita bella e divertente per la gioia dei 15mila presenti all'Arena Grêmio. Ad inizio ripresa torna al gol Álvaro dopo un digiuno di tre partite e lo fa in grande stile, deliziando la platea con uno splendido scavetto; sullo 0-2 l'Imortal Tricolor si butta a capofitto in avanti, trovando un gran gol da fuori con l'ex Real e Marsiglia Lucas Silva, ma pochi minuti dopo arriva la pietra tombale sulla partita firmata Marciel. Altra vittoria pesante su un campo difficile e altro scalpo importante. La Chape vola!

Classifica piena di incognite, il Flamengo ne deve recuperare 4, il São Paulo addirittura 6, Fortaleza altra grande sorpresa del campionato, il Corinthians prova a rientrare nel gruppo di testa, Chapecoense secondo miglior attacco con 32 reti all'attivo. In coda, sprofondano Goiás, Sport Recife e Náutico.

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Marcelo Cardoso   
@MCardoso68
12 lug 2022 | ore 10:30

Oggi, qui nella redazione di Globo Esporte, ci è venuto a trovare l'allenatore della Chapecoense Nivaldo, artefice di una fantastica stagione con la sua squadra che è seconda in classifica ad un punto dalla vetta. Abbiamo trattato tanti argomenti, anche extra campo, ed ora vi proponiamo un estratto della stessa.

Innanzitutto buongiorno Mister, benvenuto nella nostra redazione e grazie per aver accettato il nostro invito.

"Buongiorno, grazie per avermi invitato, per me è un piacere."

Parto subito con una domanda a bruciapelo: Nivaldo è l'allenatore del momento?

"Ma non lo so, queste sono robe per voi giornalisti, servono per fare i titoloni. Di sicuro fa piacere essere sulla bocca di tutti, vuol dire stiamo facendo bene"

A proposito di giornalisti e titoloni, nelle scorse settimane è apparso sui quotidiani sportivi il vocabolo Nivaldolandia. Ci spieghi che cos'è.

[sorride] "È un termine simpatico per definire il calcio che stiamo esprimendo. Difficile che qualcuno si annoi assistendo alle nostre partite"

Dove può arrivare questa squadra? Ad inizio anno non eravate di certo fra le squadre più quotate, come sono cambiate le vostre prospettive?

"È cambiato che ora siamo più vicini all'obiettivo, che è sempre stato la salvezza. Abbiamo fatto un ottimo percorso ed ora puntiamo a far quanti più punti possibili. Non possiamo porci obiettivi più ambiziosi se non raggiungiamo prima quello fondamentale."

È meglio volare sulle ali dell'entusiasmo o rimanere coi piedi per terra?

"Entrambe. L'entusiasmo è una cosa positiva, ma è mio compito far rimanere i ragazzi coi piedi per terra."

Ora faccio il cattivo. Nei giorni scorsi si è parlato di presunti attriti col presidente Magro, quanto c'è di vero?

"Col presidente c'è un bel rapporto, c'è sempre stato. È chiaro che tra professionisti possono nascere delle discussioni, ma fa parte del nostro lavoro."

Ha un contratto con la Chapecoense in scadenza a dicembre, quante possibilità ha di firmare il rinnovo? Se la sente di fare una promessa ai tifosi?

"Direi 50 e 50, col presidente abbiamo avuto un primo approccio, molto marginale, ma ci sentiremo sicuramente più in là...ai tifosi dico di star tranquilli perchè la Chape ci sarà sempre, con o senza Nivaldo"

Tra i giocatori esplosi sotto la sua gestione c'è sicuramente Álvaro. Ha un aggettivo per definirlo?

"Fantastico. Álvaro è prima di tutto un ragazzo disponibilissimo ed è ben voluto da tutto il gruppo, in campo poi sta esprimendo tutto il suo potenziale. Sono molto contento, perchè se lo merita."

Il calciomercato è praticamente sempre aperto qui in Brasile, ma dal 1° luglio sono senza contratto parecchi giocatori provenienti dall'Europa e dal Sud America. Avete messo gli occhi su qualcuno in particolare? Circola voce su un interessamento per il regista, ex Boca, Almendra.

"Sul mercato siamo vigili e pronti a sfruttare le eventuali occasioni che si presenteranno, Almendra è un giocatore di grande spessore ma per ora non abbiamo avuto contatti con lui, anche perché in quel ruolo siamo ben coperti con Marciel e Pedro Acorsi"

Ancora mercato. Ci può dire com'è andata la vicenda Hulk? Eppoi...è vero che Reginaldo Júnior ha chiesto di andar via?

"Ma, ad Hulk abbiamo fatto una proposta che è stata respinta al mittente, lui aveva ancora dei dubbi sul proseguire o meno la carriera da calciatore. Probabilmente si aspettava qualche proposta più allettante della nostra che non è arrivata, così ha deciso di ritirarsi, ma non abbiamo rimpianti. Su Reginaldo sono molto tranquillo, è chiaro che vuole giocare di più e noi gli stiamo dando le giuste chance per guadagnarsi il posto, non credo che per ora si muoverà"

In campo la vediamo spesso mettere in mostra una calma olimpica, ma il Nivaldo extra campo, che tipo è?

"Non molto diverso da quello che vedete. Sono sempre io, sono calmo anche nella vita di tutti i giorni"

L'avventura sulla panchina della Chape ha avuto anche dei momenti bui. Quanto è stato vicino all'esonero lo scorso anno?

"Sinceramente non lo so. La società non mi ha mai dato ultimatum, le pressioni sono venute soprattutto da fuori, stampa e tifosi sono sempre molto esigenti, com'è giusto che sia."

Sia sincero. È vero che a gennaio l'hanno contattata il Corinthians e il Cruzeiro?

"No comment" [ride]

Suona nettamente come un sì!

"Lo sta dicendo lei"

Guardi, mi accontento della risposta che mi ha dato, per me è stata abbastanza eloquente...va bene mister, io la ringrazio per questa bellissima chiacchierata e le faccio un grosso in bocca al lupo per il proseguo del campionato.

"Grazie a voi e buon lavoro"