26/04/2021, 23:14
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 27/04/2021, 00:04 da Mr. TikiTaka.)
IL MODELLO DI GIOCO - REDBULL TORINO
Ne parlavamo giusto giusto una settimana fa ed avevo pre-annunciato, nei commenti successivi al post, che non ero soddisfatto di quanto visto in campo con la variante proposta. Capiamoci: non è che non avessi ottenuto risultati eh. Ma il conseguimento del nostro modello di gioco, basato poi su una serie di concetti, non si tramutava poi efficacemente sul rettangolo verde in ciò che desideravamo vedere.
Ricordo che questo modello di gioco, si basa su principi ben definiti e precisi:
- Squadra votata all'attacco.
- Pressing alto e marcature a uomo.
- Rischiare 1vs1 in transizione negativa per proporre un calcio più offensivo.
- Difendere attaccando e non retrocedendo.
- Ri-aggressione feroce in caso di perdita del possesso.
- Giocate maggiormente verticali e meno dedite al possesso.
- Creazione di occasioni da rete, tiri in porta e giocate propositive.
Dopo innumerevoli prove, sono giunto alla conclusione che la versione a voi già mostrata (RedBull v3) e che potete osservare qui sopra (di cui avete anche le istruzioni individuali, qualche pagina indietro) è quanto più si avvicina a ciò che cerchiamo di creare a livello di credo calcistico e stile di gioco.
L'ANALISI SUL RETTANGOLO DI GIOCO - LA FASE OFFENSIVA
Visto il successo che ha riscosso nello scorso episodio, proseguiamo con la rubrica che analizza i vari aspetti di questo 3-4-1-2. Non parleremo sempre e solo dei punti di forza, ma metteremo in evidenza anche le lacune e le criticità che ovviamente sono presenti. Tattiche invincibili non ne esistono, ma sapere come muoversi e come farle funzionare, è sicuramente di aiuto per ottenere buoni risultati.
Oggi tocca alla ri-aggressione e riconquista della sfera in fase di transizione. Sia in situazioni di perdita del possesso, che in fase di riconquista nostra grazie alla pressione collettiva ed alle marcature preventive.
Situazione n.1
Nella prima situazione analizzata, troviamo Vicari che riesce a riconquistare il possesso a favore del Cagliari, per una nostra leggerezza in fase offensiva. Prontamente la nostra squadra si ricompatta ed applica i concetti di cui sopra, posizionandosi in maniera perfetta per indurre il difensore dei sardi all'errore. In questo caso, il povero numero 24 si trova accerchiato e senza possibilità di scarico alcuna, se non con un rinvio nella zona che reputa meno pericolosa: la parte esterna, in alto a destra. Il n.11 della Redbull, Calderara, intuisce e mantiene la posizione, riconquistando il possesso e facendo ripartire immediatamente la manovra offensiva che si andrà a concretizzare rapidamente.
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Situazione n.2
Nella seconda scena, invece, possiamo notare come l'aggressione possa risultare fatale anche in porzioni di campo laterali ed apparentemente poco pericolose. Qui è Svanberg che si occupa di far ripartire la manovra del Bologna, dopo aver appena conquistato palla dai nostri piedi. Il blocco RedBull si muove rapidamente sul fronte destro per chiudere le eventuali opzioni di scelta dello svedese, chiudendo tutte le linee di passaggio e lasciando al nostro laterale destro il duello in 1vs1. L'aggressione risulterà fatale ai bolognesi, perchè Bernas è abile nel verticalizzare immediatamente nello spazio centrale lasciato dai difensori rossoblu e mandare Pecorino facilmente a rete. Anche qui è da apprezzare l'ottimo posizionamento di tutto il blocco del nostro undici.
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Situazione n.3
Ultima, ma non meno significativa, contro la Lazio. Avversario di altissima caratura, eppure i nostri principi non vengono mai meno ed in questo caso ci regalano anche un bel vedere. Mykolenko strappa palla dai piedi del giovane De Ioris e si appresta ad avviare un contropiede che potrebbe risultarci fatale. Immobile ci ha già punito due volte con una giocata simile, ma le contromisure prese in questo frangente sono spettacolari.
A differenza di prima ho voluto evidenziare con dei cerchi gialli, quanti 1vs1 riusciamo a riprodurre in campo. Sicuramente ci prendiamo la briga di rischiare di perdere dei duelli, ma nel caso avessimo noi la meglio, il riposizionamento per attaccare sarebbe tutto a nostro favore. Inoltre credo fortemente che il voler ricercare continuamente situazioni di uno contro uno, possa far crescere il giocatore in tecnica e personalità.
Il numero 5 della Lazio, non trovando possibili sbocchi per giocare corto, pensa bene di lanciare lungo in direzione centrale. Il nostro difensore centrale (in questa occasione, è Chorbadzhiyski, questo per far capire che nonostante non sia un titolare, i concetti sono i medesimi) intuisce ed anticipa di testa, facendo ripartire un velocissimo contro-contropiede che punisce la Lazio.
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LE PARTITE E LA CLASSIFICA
Prima di cominciare con le partite giocate, ho bisogno di toccare due-tre argomenti di sfondo che possono essere utili per un maggior coinvolgimento nel discorso legato alla rosa ed alla carriera. Innanzitutto, è successo ciò che tutti ci aspettavamo: qualche compagine di Serie A si è fatta avanti per il nostro bomber Pecorino. Sapevamo sarebbe successo e sappiamo anche che non potremo reggere a lungo alle lusinghe di alcuni top club che potranno mettere cifre folli sul piatto. Oltretutto non parliamo solo del numero nove, ma anche del suo compagno di merenda Vido, attualmente anche lui sulla lista di diverse squadre. Questa della Samp, per ora, siamo riusciti a rispedirla al mittente senza alcuna conseguenza..
La mossa, probabilmente, è piaciuta alla società, che ha deciso di offrirci con buon anticipo la proposta di rinnovo del contratto, mantenendo invariati i principi che caratterizzano il nostro percorso di crescita all'interno della RedBull. Di seguito arriva un'altra bellissima notizia e riguarda il termine dei lavori di miglioramento delle strutture di allenamento. Questo sarà un passaggio fondamentale per mantenere alti gli standard qualitativi per la crescita del gruppo e del singolo calciatore. Infine, nota di rilievo a parer mio, il quadro complessivo della Serie A, relativo alla spesa ingaggi portata da ogni società. Noi ci classifichiamo all'ultimo posto, come normale che sia. Siamo una realtà neo-promossa che è in forte sviluppo e le politiche societarie impongono comunque di fare del nostro meglio con la minima spesa. La filosofia di gioco deve mostrare di poter essere grandi e di poter competere a determinati livelli, nonostante un apporto economico non di prima fascia. Attualmente i risultati sembrano darci ragione, ma ci sarà tempo e modo per approfondire le valutazioni.
Ma torniamo al punto centrale: le partite, in quanto giochiamo diverse gare. Dopo la sconfitta nel nostro primo derby in massima divisione, contro la Juventus, dobbiamo affrontare il Milan. I rossoneri, guidati da Marcelino, si dimostrano più preparati e cinici di quanto potessimo immaginare, facendoci patire uno 0-3 fra le mura di casa abbastanza imponente. Giornata storta, sicuramente. Ma le statistiche finali mostrano quanto divario ci sia ancora con i top club e quanto lavoro abbiamo da portare avanti.
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Se non altro, il calendario ci regala dei momenti di tranquillità prima di imbatterci dinanzi ad incontri difficoltosi, spesso accoppiati in maniera complessa da gestire. La reazione, dopo la batosta con i rossoneri, è imponente ed alla Sardegna Arena passiamo con un poker firmato da Vido e Pecorino. Gli stessi che ci regalano anche la vittoria con il Bologna, sicuramente più sofferta, con un secondo tempo davvero divertente.
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Il doppio incontro con il Benenvento, con entrambe le sfide al Vigorito, non mi fa impazzire. Una è la gara di Coppa Italia, che si aggiudicano le streghe a fronte di un buon turnover portato da parte nostra. Hassan ci punisce su due calci piazzati e noi concludiamo qui il nostro cammino all'interno della coppa nazionale. Potevamo fare di più, sicuramente, ma non farei a cambio con il campionato. Infatti, quattro giorni dopo, siamo noi a prenderci i tre punti grazie ad un Vido numero dieci in grande spolvero.
A queste due, si aggiungono la netta vittoria con la Fiorentina, nella quale la compagine viola non riesce neanche a farsi vedere dalle parti di Di Gregorio ed i tre punti importanti guadagnati contro il Parma di Pioli, al Tardini, con la magnifica rete di Gastòn Pereiro (giocatore veramente interessante che entra di diritto nei nostri radar) nei minuti di recupero, ma che a nulla serve a fronte del tre a uno firmato dal solito duo delle meraviglie.
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E poi c'è il big match che aspetti da tempo. Seppur non ci sia il nostro idolo Gasperini in campo, la Dea gioca con il proprio stile e con una personalità invidiabile. Le qualità del gruppo sono ormai note a tutti e nel momento dell'incontro, si trova in terza posizione. Mica male il lavoro portato avanti da Rui Jorge. Il suo 4-2-3-1 è bellissimo da vedere e ci mette sotto per tutti e novanta i minuti, per quanto noi siamo riusciti a pareggiare momentaneamente i conti, oltre divorarci il successivo vantaggio che avrebbe cambiato le sorti del risultato finale. Ad ogni modo il 3-1 ottenuto dall'Atalanta è ampiamente meritato.
La chiusura dell'aggiornamento è totalmente dolce, dopo l'amaro conseguito contro i nerazzurri di Bergamo. La Lazio di Montanier viene a farci visita al Filadelfia, in una delle partite più belle di tutto il campionato. Le occasioni, da una parte e dall'altra, si sprecano ed il calcio visto in campo raggiunge livelli di altissimo gradimento: tecnico e di intensità. Passiamo due volte in vantaggio ed in entrambe le occasioni il sempreverde Immobile riesce a trovare la via del gol per pareggiare i conti. Poi Moscati si inventa un eurogol pazzesco da 30 metri, a giro, sotto al sette e questo taglia le gambe ai giocatori biancocelesti che si sfaldano e lasciano campo aperto all'inesorabile Pecorino, che timbra tredici sul cartellino.
La classifica marcatori e quella relativa agli assist, ci sorridono pienamente, mostrando gli evidenti progressi che stiamo portando avanti in questa prima fase del campionato. Ora ci sarà la sosta legata ai mondiali in Qatar e non sappiamo con che mentalità o ritmo riusciremo a riprendere dopo diversi giorni di inattività. Quel che è certo, è che abbiamo messo da parte un bel gruzzoletto che ci tornerà sicuramente utile più avanti.
Non ci sono molte parole per commentare la situazione che stiamo vivendo. Siamo primi, con diverse partite da recuperare per le nostre inseguitrici che possono portarle a pari merito con noi. Siamo certamente felici di quanto fatto sino ad ora e sarebbe da pazzi continuare a pensare ad obiettivi legati alla lotta per non retrocedere. Dopo la sosta valuterò come sarà l'impatto con la ripresa e poi usciremo allo scoperto con le ambizioni che potrebbero portarci ad ambire quanto meno ad un posto dignitoso a ridosso delle coppe. Per il momento, godiamo solo.