26/04/2021, 17:08
SPOILER ()
- La Scena del Crimine pt.2 -
Dicevamo: siamo tra le Mezzefacce di Tolentino soprannome che ha una storia abbastanza particolare.
Come tutte le cittadine di stampo medievale, Tolentino ha 4 principali vie d'ingresso: Porta del Ponte, Porta Marina, Porta Adriana e la Porta da Capo. Esse dividono la città in 4 quartieri (San Martino, San Giovanni, San Catervo e Santa Maria) coi nomi delle chiese più importanti costruitevi sin dal XIII secolo, ed ovviamente convergono tutte nella classica Piazza Centrale, nel Centro Città di una volta...
Centro cittadino adornato, dal 1822, di questa particolare Torre con Orologio a 4 quadranti.
Partendo dal basso il primo quadrante (foto dx) rappresenta i giorni, sia della settimana che del mese; il secondo é un classico orologio astronomico a 12 ore; il terzo é un orologio italico a 6 fasi (Mattutino, Ora Terza, Ora Sesta, Ora Nona, Vespro e Compieta) in uso nell'Italia rinascimentale fino al XVIII secolo; il quarto quadrante più piccolino indica le fasi lunari.
Quest'ultimo ha una faccina bianca al suo interno che ruota di pari passo alla Luna, mostrandola nella sua interezza soltanto durante le notti di Luna piena. Siccome le suddette notti si contano sulle dita di due mani nel corso dell'intero anno, 99 volte su 100 la faccina é semi-nascosta: da qui l'appellativo di Mezzefacce ai Tolentinati.
E, da buon borgo collinare, ovviamente ci sono le faide coi vicini! Contro la vicina San Severino per una mera questione di geografia, una cosa di poco conto che sta man mano scemando, mentre contro Macerata la faccenda si fa decisamente più seria anche da un punto di vista sportivo. Il derby con la Maceratese é una cosa molto seria, nel bene e nel male e in qualsiasi sport, specialmente nel calcio.
- L'Assassino -
Ma insomma, chi sarà mai la mente dietro questa storia? Di chi la mano guida?
Ovviamente il nostro eroe é Gustavo Ciauscolo!
Nome chiaramente di fantasia di cui alcuni utenti hanno già scoperto "il gioco": il ciauscolo é un cibo sacro e dal sottoscritto venerato al pari di una divinità, ancorché ateo. A tutti gli effetti potrebbe essere l'anello mancante tra Dio e l'uomo. É stato donato all'umanità sotto forma di salame spalmabile ed é bene che CHIUNQUE segua questa carriera vada a vedersi una sua foto. Se potete mangiarlo anche meglio! Poi mi ringrazierete.
Rimetto i parametri anche qua per chi se li fosse persi nel precedente aggiornamento...
Alcuni hanno notato che l'adattabilità non é esattamente il punto di forza del nostro Mister Ciauscolo, intuendo un'importante aggiunta alla Carriera: sì, questa sarà una sfida One-Club Man.
- L'Arma del Delitto -
Finalmente arriviamo al mezzo, allo strumento, alla penna con cui scrivere la storia: il club.
Anzitutto partiamo dicendo che parliamo di una società che ha compiuto 100 anni nel 2019, quindi non siamo proprio alla guida di una neonata.
L'Unione Sportiva Tolentino, come si chiamava in principio, nacque poco dopo la Prima Guerra Mondiale e sin da subito esibì questo colore a dir poco particolare per distinguersi: il cremisi.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale rimase, dal '46 al '48, per due stagioni in serie C prima di tornare a sguazzare tra la Serie D e le categorie inferiori, e lì restò con alti e bassi fino ai primi anni '90 sotto la guida di Mister Castori.
Il Mister, settempedano (di San Severino) di nascita ma mezzafaccia di adozione, ottiene due promozioni in 3 anni riportando il Tolentino ad una storica riconquista della serie C, e vi rimane per 3 stagioni prima di retrocedere da ultimo nel '98.
Da qui ricomincia una serie di sali e scendi che porteranno, nel 2008, il presidente Ivano Ercoli ad allontanarsi dalla società cremisi; al suo posto subentrerà una cordata di privati capitanata da Giorgio Longhi.
Nonostante la rinnovata spinta (anche economica) ed una squadra tra le migliori mai avute a Tolentino, la società non riuscirà a replicare la scalata in C e verrà dichiarata fallita nel 2013. Un'altra cordata tolentinate siederà alla guida del nuovo US Tolentino 1919 ASD cercando pian pianino di sistemare le cose, e proprio quando tutto iniziava ad andare per il meglio si presentò un ulteriore ostacolo...
Nell'Agosto del 2016 Tolentino ha subito 2 terremoti, uno devastante e concreto ed un altro figurato nell'organigramma.
Il primo vabé credo lo conosciate tutti, non ho mai capito per quale motivo si sia relegato il danno ad Amatrice e dintorni quando la regione più colpita per distacco é stata quella delle Marche ma tant'è... l'abbiamo detto in apertura che siamo figli di una terra di confine secondaria; il secondo é avvenuto a livello societario nell'US Tolentino: in seguito ai danni riportati dal sisma e per tentare di uscirne indenni, per quel che era possibile, la società attuò un profondo cambiamento ripartendo da alcune figure storiche cremisi e scommettendo tutto sui giovani, al 100%.
Il Milan, come altre società in aiuto alle zone colpite dal sisma, costruì un importante settore giovanile nelle Marche ed il Tolentino vi aderì da affiliata, senza particolari obblighi nei confronti dei rossoneri se non un diritto di prelazione.
Dopo un paio d'anni di assestamento, finalmente, nell'annata 18/19 ed in piena concomitanza col suo Centenario, il Tolentino torna in serie D vincendo il campionato, cosa che non accadeva dai primi anni '90 sotto Mister Castori. L'anno dopo raggiungerà un inaspettato piazzamento a metà classifica ed il secondo posto nella speciale graduatoria "Giovani D Valore", iniziativa della Lega Nazionale Dilettanti volta a premiare quei club col maggior utilizzo (oltre la quota obbligatoria) di under dal primo minuto.
Ed é da qui che parte il nostro Gustavo in maglia cremisi, dal Girone F della serie D.
Al prossimo aggiornamento con il focus sulle strutture, le finanze e la rosa. E poi partiamo che é ora