Nulla accade per caso

[JohnBonham]

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Fred Ribeiro   
@fredfrm
8 ago 2022 | ore 11:00

Fortaleza (CE) - Talvolta è difficile centrare le previsioni, ma stavolta è davvero successo il contrario di tutto. Nella caotica fase della stagione a cavallo tra luglio e agosto, il mercato ha un pò sparigliato le carte in tavola in casa Chapecoense, spostando tutte le attenzioni sul vero colpo estivo di tutto il movimento calcistico brasiliano, quel Douglas Costa tanto ammirato in Europa ha creato un hype assurdo fra addetti ai lavori e tifosi, tanto da aspettarsi subito i botti in campo.

Ma non è andata proprio così, uno stato di forma ancora approssimativo ha reso più che umano il rendimento di un giocatore senza dubbio sopra la media, e quasi un anno di inattività sembra essere ancora un fardello pesante da smaltire per l'ex ala bianconera. Nelle prime uscite, il suo grande talento si è solo "annusato" e le solite malelingue ne hanno approfittato subito per mettere in dubbio l'operazione. La pressione mediatica esercitata su Douglas Costa ha inevitabilmente spostato l'attenzione dei media, che altrimenti sarebbe caduta sull'incredibile serie di pali e traverse colpiti nelle prime 4 gare del girone di ritorno, ciò nonostante la squadra di Nivaldo continua a stupire e, pur con qualche battuta d'arresto improvvisa, continua a mantenere una posizione di classifica invidiabile.

Il vento dei Primavera - I progressi del club sono sotto gli occhi di tutti e il processo di risalita ha molte similitudini con ciò che fu realizzato negli anni precedenti alla tragedia. Un occhio al passato, ma pensando continuamente al futuro. L'ingaggio del 31enne Douglas Costa è stato più un unicum nella gestione Nivaldo, il progetto giovani va avanti senza sosta e il tecnico continua a monitorare, in collaborazione con tutto lo staff, il mercato under della società. Gli ultimi, in ordine di arrivo, sono il centrale cileno Cristóbal Finch, il regista avanzato Daniel Luna (girato immadiatamente in prestito al Dnipro-1) e il centrocampita André Luque, giovani che verranno aggregati alla Squadra Riserve. Chi si sta mettendo particolarmente in luce nelle trafile giovanili in questa prima metà di stagione sono Tiago Coser, Ruan e Serina, con i primi due già protagonisti di qualche apparizione nel Campeonato Catarinense. Giocatori in erba che ambiscono ad esordire ben presto con i grandi, in particolare Ruan, che viene visto come l'erede designato di Evandro, grande protagonista della scorsa stagione ma prossimo al ritiro.

L'andamento in campionato - Rituffarsi in campionato dopo la sbornia Douglas Costa è stato più difficile del previsto, la Chape è una squadra dall'età media molto bassa e in questi casi l'esperienza può aiutare tanto nella gestione delle pressioni. Già, perchè anche se ti chiami Chapecoense, dopo un girone d'andata così, sei chiamato a battere il Náutico, fanalino di coda con solo 8 punti all'attivo. Dopo un primo tempo tutto sommato buono ma chiuso sullo 0-0, il gol di Marcos Vinícius ad inizio ripresa spezza le gambe alla Chape, incapace di ribaltare il risultato con più di 40 minuti a disposizione. Arriva una sconfitta per certi versi clamorosa e il palo colpito da Álvaro nel primo tempo non può rappresentare un alibi sufficiente a giustificare una tale debacle. Deludente Douglas Costa, all'esordio in maglia biancoverde.

La squadra, accusata di scarsa maturità, dà un calcio alle critiche 5 giorni dopo, nello scontro diretto contro il Vasco da Gama, una gara che vede in campo una sola squadra sin dai primi minuti. L'atteggiamento esageratamente spregiudicato dell'allenatore bianconero Rogério Micale presta il fianco al gioco in ripartenza di Nivaldo, ma dopo appena 7 minuti serpeggia la sensazione che sarà un'altra giornata storta: prima Bruno Silva, poi Álvaro, colpiscono 2 volte il palo, anzi 3, considerando l'incredibile carambola sul tiro del capocannoniere del campionato. Una supremazia durata 90 minuti dicevamo, ma che si concretizza solo nei minuti finali grazie ad una doppietta d'autore di Vini Locatelli, già mattatore all'andata, e ad una perla di Willian Oliveira a tempo quasi scaduto. Tutti e tre i gol, sottolineano - una volta di più - l'importanza delle imbucate nel gioco di Nivaldo.
83' - Vini Locatelli [0-1]
86' - Vini Locatelli [0-2]
90' - Willian Oliveira [0-3]

Di scontro diretto in scontro diretto, all'Arena Condá arriva l'Atlético Mineiro. Le aspettative della vigilia non vengono tradite e le due squadre danno vita ad un incontro scoppiettante ricco di gol ed emozioni. Gli ospiti dimostrano da subito di essere in palla e alla mezz'ora sono già sopra di due goal, ma a quel punto sale in cattedra Douglas Costa che evidentemente voleva ben figurare all'esordio davanti al suo nuovo pubblico. L'ala mancina dapprima scodella una punizione sulla testa di Joilson, riaprendo subito i giochi, poi ad inizio ripresa serve l'assist decisivo per il 2-2 di Álvaro. La gara, rimessa in piedi miracolosamente, viaggia sui binari dell'equilibrio, ma nel finale viene a mancare un pò di lucidità e ne approfitta Eduardo Sasha, che a meno di dieci minuti dal termine riporta avanti gli ospiti. Come all'andata, i biancoverdi non meriterebbero il k.o. e la grande capacità di gettare il cuore oltre l'ostacolo degli uomini di Nivaldo ha la meglio. Mancano solo 2 minuti al termine e Álvaro trova la forza per piegare le mani a Everson consegnando alla Chape un meritato, quanto sofferto, pareggio.

L'ultima gara è sul campo del Fortaleza, altra squadra rivelazione del campionato che ultimamente sembra aver perso lo smalto iniziale. Pronti via e la Chape va subito sotto con una rete di Jonas e la reazione non trova sbocchi importanti dalle parti di Felipe Alves. Fortuna vuole che il piede di Willian Oliveira quest'oggi sia particolarmente caldo e, con due fucilate da fuori nella seconda metà dei due tempi, risolve la pratica togliendo le castagne dal fuoco in una gara già ostica di per sè e partita molto male. Nel finale - l'ennesimo in crescendo - c'è spazio per il secondo gol in campionato di Rhuan, un ragazzo che sta dimostrando tanto impegno in allenamento e che merita più spazio, e per la traversa colpita da Marciel, giusto per "coronare al meglio" un periodo nel quale i legni non sono stati per niente alleati della Chape.

Il distacco sulle inseguitrici si fa più ampio ed ora l'obiettivo della qualificazione in Copa Libertadores sembra essere ampiamente alla portata. In testa sprintano Flamengo e São Paulo, col Santos terzo incomodo. In coda Náutico in netta ripresa, ma la salvezza sembra ancora lontana, Botafogo, Fluminense, Palmeiras e Grêmio rischiano la clamorosa retrocessione, quattro big sull'orlo del baratro.

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