23/02/2021, 01:40
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 23/02/2021, 02:15 da Mirko Pasqua.)
(22/02/2021, 13:03)Andrew1684 Ha scritto: Innanzitutto bentornato sulle frequenze di FMFusion :dance: è un piacere riaverti con noi e che ti sei buttato subito a raccontarci la tua avventura che sappiamo tutti riuscirai a tenerci attaccati allo schermo in attesa di un aggiornamento, per quanto mi riguarda nei limiti del possibile per motivi di tempo ovviamente
Fatta questa premessa un appunto, cerca di non spoilerare la squadra inavvertitamente la prossima volta ahahah in ogni caso ottima scelta la Svizzera e come sempre ottima presentazione
In effetti mi sono accorto solo ora dell'erroraccio . Va be': a brevissimo farò uscire l'altro aggiornamento, quindi via: errore di gioventù
Ep. 2 – C’era una volta…
Qualsiasi appassionato di “pallone” riconosce l’importanza della storia di un club. Alle volte si fa leva su di essa per conferire alla discussione con altri appassionati un valore più alto; altre volte – invece – la si utilizza per ritornare indietro nel tempo, quando si alzavano le mani al cielo così spesso da provocare spasmi muscolari. Entrambe le situazioni oserei definirle come un meccanismo di difesa quando i risultati del presente deludono profondamente.
Personalmente ho sempre abborrato la nostalgia del passato del club. L’ho sempre vista come una nebbia mentale che non permette di mettere a fuoco il presente, sia esso ora positivo ora negativo. Se però dovesse rendersi necessario un riferimento al passato, il sentimento che dovrebbe albergare dentro chi vuole affrontare con coraggio il presente sarebbe quello di gratitudine e apprendimento, guardando a quei successi come stimolo per crescere ogni giorno di più.
La società in cui è appena approdato Valentino non vive un presente roseo, e la sua nomina – unita ad un presidente ambizioso – potrebbe rappresentare quel passo in avanti verso un futuro che non avrà più bisogno di guardarsi indietro.
La storia
Il Fussballclub Aarau è stato originariamente fondato il 26 maggio 1902 nel birrificio Ryniker di Aarau e nel 1907 viene iscritto per la prima volta tra i partecipanti della massima divisione nazionale. A poco più di dieci anni dalla fondazione del club, il 9 giugno 1912, l’FCA divenne campione di Svizzera per la prima volta nella sua storia imponendosi per 3-1 sull'Etoile La Chaux-de-Fonds, dopo aver precedentemente sconfitto il Servette FC Genève.
Sulla scia del successo maturato l’anno precedente, la squadra argovese costruisce un organico in grado di competere per tutta la stagione ad alti livelli, ma il sogno di bissare la vittoria del campionato si infrange nella sfida contro il Montriond Lausanne. L’appuntamento con la vittoria, però, è solo rimandato: nella stagione 1913-14 l’Aarau sconfigge per 2-1 il BSC Young Boys, aggiudicandosi – per la seconda volta nel giro di due anni - il titolo campione nazionale.
Chiuso un biennio storico per la squadra tricolore, seguiranno diversi anni di anonimato – esclusa la finale di coppa nazionale persa contro lo Young Boys – fino alla retrocessione al termine della stagione 1935-36.
Dalla fine degli anni ’30 sino alla fine dei ’70, l’Aarau vivrà un periodo costellato da totale immobilismo nella seconda serie – intervallato da quattro stagioni in terza serie – sino al ritorno in Lega Nazionale A al termine della stagione 1980-81, con una vittoria per 3-1 sul neopromosso Vevey Sports.
Gli anni ’80, a differenza dei precedenti, rappresenteranno un decennio ricco di soddisfazioni: nella stagione 1981-82 l’Aarau vinse la sua prima Coppa di Lega contro l'FC St. Gallen grazie a un gol in trasferta di René Rietmann. Un unico gol fu sufficiente anche nella sfida contro il Neuchâtel Xamax - valevole per la finale di Coppa di Svizzera del 1985 - quando un indimenticabile tiro dalla distanza di Walter Iselin assicurò la prima vittoria della coppa nazionale nella storia del club, conquistata sotto la guida dell'allenatore tedesco Ottmar Hitzfeld.
In questo decennio, gli svizzeri si affacceranno per la prima volta nella sua storia alle competizioni europee: l’esordio assoluto – datato 1985-86 - nel primo turno di Coppa delle Coppe contro la Stella Rossa (4-2 il computo totale per gli jugoslavi), mentre nella stagione 1988-89 il primo turno di Coppa UEFA mise la squadra svizzera di fronte alla Lokomotive Lipsia (7-0 il risultato complessivo in favore dei tedeschi).
Gli anni ’90 – per la squadra tricolore – cominciano nel migliore dei modi: nella stagione 1992/93 fu incoronata campionessa svizzera per la terza volta nella storia del club, sotto la guida dell'allenatore Rolf Fringer. A questo successo seguirà – dal 1993 al 1997 - un’incessante partecipazione ai principali tornei continentali, senza però ottenere risultati entusiasmanti.
I grandi palcoscenici europei saranno il canto del cigno degli aarauer, che da lì in poi verranno incessantemente invischiati nella lotta per non retrocedere. Riescono a sopravvivere sino al 2010 (ricevendo l’appellativo di “unabsteigbaren”) quando, dopo 29 stagioni, salutano la massima divisione nazionale.
Arriviamo dunque ai giorni nostri, nei quali l’Aarau – ad eccezione di una parentesi a cavallo tra il 2013 ed il 2016 in Super League – ha sempre militato in seconda divisione. Ai nastri di partenza della stagione 2019-2020, difatti, l’Aarau risulterà tra i partecipanti alla Challenge League.
Qui di seguito uno screen riepilogativo che riassume tutti i principali record raggiunti dalla squadra:
Il presente
Le strutture
Il teatro delle partite casalinghe dei tricolori è il Brügglifeld Stadium, impianto sportivo ubicato a sud della città di Suhr. Venne costruito nel 1924 ed inaugurato il 12 giugno dello stesso anno con una partita amichevole contro lo Zurigo, eletto campione nel torneo nazionale appena concluso.
L'attuale capienza dell'impianto – a seguito della ristrutturazione del 1982 - è circa 9 250 spettatori così divisa: 1 499 nelle due tribune e circa 5 800 sugli spalti. Al pubblico ospite sono destinati solo i 1 000 posti nel settore prestabilito (gäste sektor).
Delle due tribune soltanto una presenta una copertura superiore, mentre ne sono sprovviste le gradinate.
L’impianto ospita le partite casalinghe della prima squadra, della squadra B e delle giovanili.
Le finanze
Le società di calcio sono delle aziende a tutti gli effetti; in quanto tali, è imperativo tenere sotto controllo la situazione finanziaria per poter costruire un futuro solido.
Per visualizzare il quadro finanziario della società all’arrivo di Nazari propongo alla vostra attenzione lo screen seguente:
Come buona parte dei club calcistici, anche l’Aarau presenta delle perdite discrete. Le spese da coprire sono tante, e trovare sponsor che investono nel progetto sportivo per far sì che il club goda di ricavi importanti è un’impresa ardua; questo si traduce in un bilancio in perdita progressiva. Nazari saprà trovare una soluzione adatta? Frattanto, l’unica nota lieta sembra essere la spesa complessiva degli impegni salariali, che negli anni a venire dovrebbe registrare una diminuzione significativa.
Amicizie e rivalità:
Gli avvenimenti vissuti da un club nel corso della storia fanno sì che nel suo cammino incroci club e tifoserie ora amiche ora eterne rivali.
Tra confini geografici, linguistici e di tifo le principali rivalità si registrano contro società locali; interessanti - invece - i risvolti che potrebbero avere il rapporto stretto con il Basilea per via di un vivaio molto fiorente.
Visione societaria:
Come tutti i club del calcio moderno, la corsia preferenziale – in sede di mercato – è destinata a giocatori giovani da cui eventualmente ricavare delle future plusvalenze; ciò collima con una oculata gestione delle finanze. Sorprendenti, invece, gli obiettivi che la società si aspetta di raggiungere nelle competizioni in cui i bianco-rosso-neri saranno impegnati.
Vi lascio comunque lo screen riepilogativo: