06/02/2021, 14:24
UNA FILOSOFIA SEMPRE PIU' MARCATA
La ricerca della perfezione è ciò che porta un essere umano a superare i propri limiti e spaziare in un Universo inesplorato ma curioso, ricco di nuovi spunti ed emozioni. Certo, il rischio di cadere è estremamente alto e perdersi nei meandri di una ricerca di filosofia calcistica ben precisa, rischia spesso di tramutarsi in fallimento con conseguente etichetta di perdente da tenere per tutta la vita.
Questo aggiornamento vedrà molte partite giocate (ben nove) ma con continui rimandi ad un obiettivo che va oltre al risultato in sè, al quale Gewicht e la dirigenza RedBull sembrano tenerci in particolar modo. Un calcio offensivo, mirato alle continue verticalizzazioni e ripartenze in velocità una volta riconquistato il possesso, transizioni veloci ed attacchi continui. A volte si vince, a volte si perde, ma l'identità mostrata in campo è davvero ben marcata.
Questo aggiornamento vedrà molte partite giocate (ben nove) ma con continui rimandi ad un obiettivo che va oltre al risultato in sè, al quale Gewicht e la dirigenza RedBull sembrano tenerci in particolar modo. Un calcio offensivo, mirato alle continue verticalizzazioni e ripartenze in velocità una volta riconquistato il possesso, transizioni veloci ed attacchi continui. A volte si vince, a volte si perde, ma l'identità mostrata in campo è davvero ben marcata.
Ricordate il bis di gare che sarebbe successo al già tosto impegno contro il Crotone alla prima giornata? Beh, entrambi i match vengono affrontati con la consapevolezza che questo 3-5-2 lineare ha delle pecche e delle lacune non indifferenti, ma non è il momento di mettere mano ad una tattica in fase di rodaggio e con un inizio così rilevante. A Reggio Calabria non si va oltre uno strano zero a zero che sicuramente non rispecchia lo stile di gioco del tecnico austriaco ma che, statistiche alla mano, mette a nudo qualche carenza offensiva da limare al più presto, certamente decisa dal non ancora perfetto affiatamento fra Pecorino e Vido.
Il problema rimane nell'affrontare una compagine tosta e di livello come l'Hellas Verona. I gialloblù guidati da Juric possono vantare un organico di assoluto valore tecnico, essendo riusciti a convincere a rimanere in B giocatori come Zaccagni, Tameze, Barak, Faraoni.. insomma, tutto il blocco retrocessione ha sposato il progetto di risalita in massima serie, orfana del solo Gunter accasatosi in Francia.
Nonostante il tabellino finale sia impietoso nei confronti dei padroni di casa piemontesi, la gara è stata scoppiettante e giocata a viso aperto da entrambe le squadre, senza esclusione di colpo alcuna. L'estrema capacità finalizzativa sotto porta da parte degli ospiti, ha mostrato il divario ancora imponente che separa la RB Torino dal diventare una vera grande squadra.
Nonostante il tabellino finale sia impietoso nei confronti dei padroni di casa piemontesi, la gara è stata scoppiettante e giocata a viso aperto da entrambe le squadre, senza esclusione di colpo alcuna. L'estrema capacità finalizzativa sotto porta da parte degli ospiti, ha mostrato il divario ancora imponente che separa la RB Torino dal diventare una vera grande squadra.
Dal canto suo Gewicht sa che non bisogna farsi abbattere da questi scossoni e che le sconfitte sono segno di crescita e costruzione di un qualcosa che va oltre i meri risultati immediati. La filosofia non si cambia, questo è chiaro e lampante e la dirigenza è pienamente d'accordo su questo punto.
Il calendario si alleggerisce un po' e la trasferta al Comunale di Chiavari è un'ottima occasione per dimostrare di che pasta si è fatti. Pecorino riprende la sua inesorabile marcia verso la testa della classifica cannonieri, portando per ben due volte in vantaggio i suoi. Lo paura della vittoria però torna a farsi sentire e Settembrini-Coppolaro riportano i tori-rossi sulla terra. Fortuna vuole che Pecorino ha ancora qualche cartuccia dalla sua ed in pieno recupero regala la gioia di una vittoria meritatissima
Il calendario si alleggerisce un po' e la trasferta al Comunale di Chiavari è un'ottima occasione per dimostrare di che pasta si è fatti. Pecorino riprende la sua inesorabile marcia verso la testa della classifica cannonieri, portando per ben due volte in vantaggio i suoi. Lo paura della vittoria però torna a farsi sentire e Settembrini-Coppolaro riportano i tori-rossi sulla terra. Fortuna vuole che Pecorino ha ancora qualche cartuccia dalla sua ed in pieno recupero regala la gioia di una vittoria meritatissima
Si torna fra le mura amiche, stavolta con l'arrivo di un Monza capace di compiere un mercato strabiliante spendendo ben 2,5M in acquisti. Alla corte di Davide Nicola arrivano giocatori come Opoku, Ventola e Provedel, aggiunti ai già presenti in rosa Boateng, Borini, Maric, Donati, Sampirisi..
Il dislivello in questa occasione è più evidente rispetto ad altre partite viste ed il tecnico austriaco inizia a mettere in moto la sezione tattica del suo cervello per trovare una soluzione da poter attuare nel più breve tempo possibile. Non è che la squadra non giri o non funzioni, ma in campo Gewicht non vede ancora ciò che lui ha in mente, spesso il gioco si blocca per via orizzontale e questo non gli piace per niente. Ad ogni modo, questa volta, il cinismo è dalla parte dei padroni di casa ed il solito Pecorino, coadiuvato dalla prima rete dell'argentino Calderara in Italia, portano a due le vittorie consecutive in serie B.
Il dislivello in questa occasione è più evidente rispetto ad altre partite viste ed il tecnico austriaco inizia a mettere in moto la sezione tattica del suo cervello per trovare una soluzione da poter attuare nel più breve tempo possibile. Non è che la squadra non giri o non funzioni, ma in campo Gewicht non vede ancora ciò che lui ha in mente, spesso il gioco si blocca per via orizzontale e questo non gli piace per niente. Ad ogni modo, questa volta, il cinismo è dalla parte dei padroni di casa ed il solito Pecorino, coadiuvato dalla prima rete dell'argentino Calderara in Italia, portano a due le vittorie consecutive in serie B.
Il vaso trabocca in Toscana, in una delle sfide più classiche di questo biennio della nuova compagine nata sotto lo stemma del colosso delle lattine. A Pontedera va in scena l'ultimo atto di un 3-5-2 che sta alterando il sistema nervoso di Gewicht: "troppe poche linee in campo non permettono lo sviluppo di quanto vorrei vedere" è ciò che esclama a fine gara davanti ai microfoni di giornalisti poco simpatici, che rimarcano un pareggio parecchio fortunoso quest'oggi, grazie ad uno svantaggio recuperato da Nivokazi che entra a gara in corso e salva la faccia di una prestazione seriamente poco convincente. Mancavano Pecorino e capitan Ahmetaj, vero, ma non ci sono scusanti che reggono al fatto di non aver espresso bel calcio.
UNA MODIFICA IMPORTANTE
Ed eccoci qui, davanti alla nostra amata lavagna tattica che ci tiene compagnia per tutta la staigone. Il 3-5-2 visto fino ad oggi non è totalmente da buttare, anzi: ha aiutato la squadra a passare gradualmente da una difesa a quattro, arrivando a quella a tre, ha introdotto concetti di palleggio in costruzione ed uscita dal pressing ed ha impostato una base di lavoro per ciò che Gewicht è riuscito a far evolvere in qualcosa di più efficace.
Come potete notare, ci troviamo di fronte ad un passaggio ad un 3-4-2-1, modulo molto vicino allo sfruttare il dialogo di tre attaccanti e la possibilità di liberare totalmente le corsie esterne ai laterali di centrocampo. Terzetto difensivo che lavora più o meno alla stregua del precedente modulo, con una maggiore ampiezza in costruzione e fase di possesso. A metà campo non c'è alcun regista, dato che lo troviamo poco più avanti. Questo permette di alleggerire la pressione ed i compiti sui centrocampisti che dovranno sostenere la manovra senza doversi inventare niente di particolare. Gli esterni proseguiranno con le medesime impostazioni, mentre davanti il trio formato da Regista-Attaccante di Sostegno-Uomo d'Area avrà il compito di aprire le difese avversarie e attaccarle con movimenti senza palla continui e ricerca della profondità.
Come potete notare, ci troviamo di fronte ad un passaggio ad un 3-4-2-1, modulo molto vicino allo sfruttare il dialogo di tre attaccanti e la possibilità di liberare totalmente le corsie esterne ai laterali di centrocampo. Terzetto difensivo che lavora più o meno alla stregua del precedente modulo, con una maggiore ampiezza in costruzione e fase di possesso. A metà campo non c'è alcun regista, dato che lo troviamo poco più avanti. Questo permette di alleggerire la pressione ed i compiti sui centrocampisti che dovranno sostenere la manovra senza doversi inventare niente di particolare. Gli esterni proseguiranno con le medesime impostazioni, mentre davanti il trio formato da Regista-Attaccante di Sostegno-Uomo d'Area avrà il compito di aprire le difese avversarie e attaccarle con movimenti senza palla continui e ricerca della profondità.
La tattica va sempre seguita da un allenamento studiato ad hoc per alcune specificità che caratterizzano la filosofia di cui sopra. Ecco che quindi troviamo delle schede di lavoro precise ed indirizzate a migliorare quanto si vuole poi vedere sul rettangolo verde in gara: costruzioni dal basso, pressing e transizioni, attacco di prima, attacco senza palla, ma anche finalizzazione e fase difensiva su concetti che vedevamo farci soffrire in campo, quali palle alte e situazioni di difesa sotto attacco. Tutto questo porterà ad un rapido apprendimento tattico ed una veloce riproposizione nel momento della partita.
La reazione dev'essere veemente, nonostante non ci si possa affatto lamentare di questo inizio di campionato, dopo aver ottenuto undici punti su diciotto disponibili. Siamo pur sempre una realtà nuova ed una neo-promossa.
Si alza di nuovo l'asticella delle avversarie, aprendo con uno Spezia retrocesso ed una situazione simile all'Hellas Verona. Anche quest'oggi si gioca in casa e memori dalla sonora batosta accusata contro i giallo-blu, il piglio di questa gare è totalmente diverso. Gli ingranaggi ed i meccanismi vanno a meraviglia, la squadra sembra rinata e le azioni che si susseguono sono di una bellezza unica e rara: segno che Gewicht ha colpito nel segno. Per gli ospiti spezzini non c'è scampo contro il ciclone RedBull, che si abbatte imponente con un poker firmato dalla doppietta di bomber Pecorino, dalla rete di un Vido ritrovato e da un Castellano che come regista avanzato sembra un altro giocatore. Liguri annichiliti da una prestazione monstre.
Si alza di nuovo l'asticella delle avversarie, aprendo con uno Spezia retrocesso ed una situazione simile all'Hellas Verona. Anche quest'oggi si gioca in casa e memori dalla sonora batosta accusata contro i giallo-blu, il piglio di questa gare è totalmente diverso. Gli ingranaggi ed i meccanismi vanno a meraviglia, la squadra sembra rinata e le azioni che si susseguono sono di una bellezza unica e rara: segno che Gewicht ha colpito nel segno. Per gli ospiti spezzini non c'è scampo contro il ciclone RedBull, che si abbatte imponente con un poker firmato dalla doppietta di bomber Pecorino, dalla rete di un Vido ritrovato e da un Castellano che come regista avanzato sembra un altro giocatore. Liguri annichiliti da una prestazione monstre.
Come se non bastasse, tocca andare a far visita da un'altra compagine che potrebbe benissimo militare in serie A: parliamo dell'Empoli di Dionisi ed il suo ormai storico 4-4-2 rombo, marchio di fabbrica del club toscano, vera fucina di talenti per il calcio italiano. La gara è davvero divertente e, nonostante dovrebbe notarsi un certo dislivello a favore dei giocatori in maglia blu, il nuovo assetto tattico fa esprimere al meglio tutti gli interpreti della RB Torino. Anche questa volta agli avversari rimangono le briciole del momentaneo uno a uno siglato da Bajrami. Poi Pecorino (ancora doppia per lui) riporta in vantaggio i bianco-rossi e di nuovo Castellano pone fine alle ostilità. Due vittorie importanti contro avversarie di livello superiore danno una ulteriore conferma del buon lavoro fatto sin'ora dal tecnico austriaco.
La prova del nove possiamo trovarla contro la Salernitana, nostra antichissima bestia nera da più stagioni e squadra composta da un attacco pauroso per la categoria: Raùl Moro-Paloschi. Castori, ospite oggi al Filadelfia, pone il suo 3-5-2 coma arma perfetta per contrastare la mole offensiva prodotta dalla RB Torino, inserendo densità in mediana e abbassando le linee per evitare che i tre davanti possano spaziare.
Non fa i conti però con le micidiali ripartenze che Gewicht è stato capace di inserire quando attaccato, regalando praterie in contropiede spesso finalizzate dagli uomini del tecnico austriaco. Pecorino apre, Ahmetaj torna al gol con una punizione al bacio, Raùl Moro accorcia ma Vido rimette le cose a posto. Anche Llamas ritrova la via della rete e, nonostante Paloschi provi a riaprire la gara al secondo di recupero dal novantesimo, la costante Castellano mette il lucchetto ad un 5-2 strepitoso.
Non fa i conti però con le micidiali ripartenze che Gewicht è stato capace di inserire quando attaccato, regalando praterie in contropiede spesso finalizzate dagli uomini del tecnico austriaco. Pecorino apre, Ahmetaj torna al gol con una punizione al bacio, Raùl Moro accorcia ma Vido rimette le cose a posto. Anche Llamas ritrova la via della rete e, nonostante Paloschi provi a riaprire la gara al secondo di recupero dal novantesimo, la costante Castellano mette il lucchetto ad un 5-2 strepitoso.
Chi invece si comporta in maniera egregia, sfruttando quel poco che gli viene concesso, è la Cremonese penultima in classifica. La trasferta allo Zini viene probabilmente presa sotto gamba dai ragazzi della RedBull che dal 50' al 70' si ritrovano sotto di due reti nonostante avessero creato nettamente di più. Purtroppo fino a quel momento era mancata solo la rete agli ospiti piemontesi, bravi però a rialzare la testa nel finale e acciuffare per i capelli un pareggio che ha il retrogusto dolce, visto come si era messa la partita. Rendere grazie a Pecorino, non una volta, ben dodici, come le sue marcature fino ad oggi.
LA CLASSIFICA