Ho visto anche degli zingari felici...

[GigiZoppini]

La città è ancora avvolta nelle bandiere biancazurre: la storica promozione conquistata dal Pescara ha contagiato di entusiasmo la città abruzzese.
Una promozione inaspettata, anche se meritata. Paradossalmente un macigno piombato sul mio progetto di crescita, personale e societario. Nei miei programmi c'era la graduale crescita come gruppo e come società: svecchiare la squadra ed affidarmi alla crescita dei giocatori del vivaio.
E sembrerà assurdo, ma non ho alcuna intenzione di cambiare i miei piani: il mercato vedrà in uscita i giocatori più vecchi, sostituiti con giovani promesse.
Del resto, anche gli obbiettivi societari non si discostano di troppo dai miei

Riunioni febbrili si susseguono con la presidenza. Per realizzare i miei programmi, un punto imprescindibile è il miglioramento delle strutture giovanili. Inizialmente il presidente rifiuta di investire in questo senso, ma dopo le mie insistenze accetta!

Del resto, le finanze sono al sicuro: la promozione in serie A ha portato soldi di diritti tv e premi nelle nostre casse.

Sistemate le questioni relative alle strutture, il primo passo è mettere mano allo staff: se nella serie cadetta i miei collaboratori erano al top, altrettanto non si può dire se rapportati a quelli delle altre società. Ottengo di poter aumentare il numero di professionisti al mio fianco, ma devo ugualmente operare qualche taglio doloroso.
Dopo mille colloqui ed aver scandagliato in lungo e largo il mercato dello staff, posso ritenermi moderatamente soddisfatto: per essere una neopromossa siamo messi decisamente bene.

Una volta creato un valido staff di collaboratori, è l'ora di dedicarci a studiare gli accorgimenti tattici con i quali affronteremo il campionato di serie A, o per lo meno le sfide sulla carta più impegnative. Infatti manterremo il nostro 4-3-2-1 che ci ha fatto conquistare la promozione, ma proveremo uno schema più difensivo per affrontare le cosiddette big del campionato. Dopo mille prove in teoria e negli allenamenti, oltre che nelle amichevoli estive, lo schema messo a punto è il seguente.

Si cerca di difendere bassi, aspettando gli avversari nella nostra metà campo per aggredirli con un pressing asfissiante, cercando di rubare palla e far ripartire in velocità il contropiede. Davanti giocheranno un trequartista ed una seconda punta.
Gioco concentrato maggiormente sul centro, con un centrocampo robusto pronto a difendere ma anche a far ripartire il gioco.