20/12/2020, 18:23
"Alla ricerca dei sostituti di Ryazantsev, prima del campionato.."
Come detto in precedenza, Halvvekt deve fare i conti con il primo vero problema della stagione, non legato ai risultati ma bensì a ciò che concerne la rosa. Il tuttocampista russo di 34 anni Ryazantsev, dopo il serio infortunio accorsogli nel match contro l'Akron che gli ha rimediato la rottura del tendine d'achille, ha ponderato e deciso di optare per una scelta triste e drastica, ma dovuta dalla coscienza personale. Un giocatore sa quando è il momento di ritirarsi ed in questo caso, sicuramente complice il dolore rimediato, ha preferito chiudere qua la propria carriera da giocatore, certo di non riuscire a recuperare a dovere per tornare ai suoi soliti standard.
Così la Torpedo Mosca inizia a muovere le proprie mosse, scandagliando il mercato in lungo ed in largo, alla ricerca di un sostituto degno di tale nome. Le osservazioni portano al tecnico numerosi profili da controllare ed alla fine di lunghe giornate passate a studiare diverse tipologie di centrocampisti, la scelta cade su due elementi. La società è accondiscendente con il neo-mister, sicuramente anche grazie agli ottimi risultati ottenuti sino ad ora e, conscia del minimo esborso da dover effettuare per portarsi a casa due ottimi elementi, cede facilmente a tale richiesta: sono due i nuovi arrivi in maglia bianconera!
Ecco quindi i due prescelti per sostituire l'iconico Ryazantsev, ex-bandiera ed ex vice-capitano della Torpedo Mosca. Alla corte del norvegese, arrivano due profili ben distinti ma di indubbio valore tecnico-tattico. Il primo risponde al nome di Vasiljev, giovane russo che rispetta la regola degli under obbligatori da schierare in campo, prelevato con pochi spiccioli dall'acerrima rivale Spartak-2, su cui ora la parte povera di Mosca conta moltissimo per il futuro prossimo. Ottime doti fisiche, mentre risulta essere ancora acerbo mentalmente e tecnicamente, avrà tempo per crescere in un gruppo molto coeso. Il secondo innesto invece è lusso sfrenato in FNL e parliamo di David Ivan, ex-Chievo, regista slovacco messo in lista trasferimenti proprio dai clivensi per scarso utilizzo. Vengono sborsati solo 81mila euro, cifra davvero irrisoria a fronte dell'investimento fatto, dato che parliamo di un giocatore di altissima qualità ed elevato bagaglio tecnico. Riusciranno a non far rimpiangere l'ormai ritirato fantasista?
Visto le assenze di Gordyushenko e Netfullin per squalifica quest'oggi, l'utilizzo di Vasiljev è di fatto una conseguenza ovvia della delicata situazione a metà campo. Al suo fianco ci sarà Lyakh, a formare un duo totalmente nuovo per la prima volta da inizio stagione. La scelta di inserire Redkovich al centro della difesa invece, la dice lunga sull'impiego dei giovani per i piani futuri da parte della società bianconera.
I padroni di casa del Veles in questa partita faticano a contenere le corsie esterne, dove Fatic e Yeliseev arano il terreno in maniera imperterrita. Lo stile di gioco di Halvvekt è molto camaleontico ed oggi sembra riuscire a sfruttare al meglio quelle che sono le difficoltà dei rosso-azzurri. Entrambi i quinti trovano la via del gol su assist dell'opposto, vero culmine di un lavoro tattico di un certo livello. Balanyuk mette il suo timbro, come sempre ultimamente, mentre chi trova la prima rete stagionale è Shorkin, salendo con l'ascensore in cielo e battendo sul tempo Malania che lo doveva marcare, insaccando prepotentemente di testa la rete che vale il poker. Il Veles non riesce a reggere l'onda d'urto bianconera, ma i suoi due gol riesce a farli, soprattutto il momentaneo 1-1 di Maximenko che per qualche frangente fa presagire il peggio. Vittoria colorita e di impatto questa.
I padroni di casa del Veles in questa partita faticano a contenere le corsie esterne, dove Fatic e Yeliseev arano il terreno in maniera imperterrita. Lo stile di gioco di Halvvekt è molto camaleontico ed oggi sembra riuscire a sfruttare al meglio quelle che sono le difficoltà dei rosso-azzurri. Entrambi i quinti trovano la via del gol su assist dell'opposto, vero culmine di un lavoro tattico di un certo livello. Balanyuk mette il suo timbro, come sempre ultimamente, mentre chi trova la prima rete stagionale è Shorkin, salendo con l'ascensore in cielo e battendo sul tempo Malania che lo doveva marcare, insaccando prepotentemente di testa la rete che vale il poker. Il Veles non riesce a reggere l'onda d'urto bianconera, ma i suoi due gol riesce a farli, soprattutto il momentaneo 1-1 di Maximenko che per qualche frangente fa presagire il peggio. Vittoria colorita e di impatto questa.
Baltika sulle ali dell'entusiasmo, ne fa addirittura cinque al Chertanovo, ormai indirizzato verso il fondo della classifica. Markovich mette in croce i padroni di casa con tre gol uno più bello dell'altro. La corsa per il primo posto rimane invariata, con il Chaika che va a fare visita allo SKA battendolo senza grossi patemi, ed il Krylja che passa con il solo gol di Polyukhatov sull'Irtysh, mantenendo invariate le distanze. Niente da fare per il Tom che non trova la seconda gioia consecutiva della stagione, fermato da un tosto zero a zero con l'Akron. Si rifà sotto l'Orenburg, giunto a quota venti punti con Kozlov e Fameyeh sugli scudi.
ll Luzhniki si appresta ad ospitare il Tom, gloriosa società dal passato nobile e diverse partecipazioni alle competizioni europee, ormai in caduta libera da diverse stagioni per colpa di enormi difficoltà economiche alla base di tutto. I tifosi nero-verdi vorrebbero una dimostrazione di carattere e fiducia da parte della società, la quale però sembra non riuscire ad ingranare la marcia giusta trovandosi al diciassettesimo posto, con soli undici punti conquistati nelle prime dieci giornate. Un bottino davvero misero, se si mette a confronto dell'andamento ottimo ed inaspettato della Torpedo, piazzata in seconda posizione e decisa a dimostrare il perchè di cotanta differenza di punteggio. Intanto il Chaika perde nell'anticipo, con il Volgar che fa il colpaccio.
All'assenza di Shorkin per somma di ammonizioni, Halvvekt, ritrova Netfullin. La mediana viene confermata vista l'ottima prestazione contro il Veles e, nonostante il rientro, Gordyushenko rimane seduto in panchina. Lebedenko fa pit-stop, altra occasione per Kertanov. Ed è proprio il giovane esterno, oggi utilizzato come regista dietro le punte, a mettersi in luce. La prima scintilla della partita è ospite, Talalay mette al palo Konyukhov al 27' con una staffilata all'angolino basso e porta in vantaggio i suoi. Zero a uno che dura solo tre minuti, perchè la giovane scommessa in maglia numero undici trova il pareggio immediato grazie ad un tap-in su cross del solito Fatic, sempre decisivo sull'out mancino. Poi due reti annullate ai nero-verdi, prima a Davydov e poi a Mildzikhov, entrambe per fuorigiochi più che certi. La retroguardia della Torpedo ha sicuramente rischiato grosso, attuando la trappola per lasciare in offside i propri avversari, ma la sagacia ha questa volta pagato. Nell'intramezzo delle due segnature annullate dall'assistente del direttore di gara, la partita dei torpedinieri si complica, con Fatic ancora protagonista, stavolta in negativo: rosso per doppia ammonizione che lascia i compagni in dieci. Quando la gara sembra avviarsi sulla via del tramonto sul risultato di uno a uno, è ancora Kertanov a sbucare in mezzo all'area, al 94', angolando un destro imparabile su appoggio del neo-entrato Ivan, già decisivo in pochi minuti di apparizione sul rettangolo di gioco. Il tabellone al triplice fischio cita il risultato di due a uno per i bianconeri padroni di casa, nello sconforto totale dei tifosi ospiti. Tre punti sudati, ma portati a casa.
La giornata non vede grosse sorprese, perchè delle squadre in fondo al gruppo, non vince nessuno: l'Akron perde in casa, lo Shinnik pareggia con lo SKA zero a zero e l'Irtysh cozza con il Chertanovo. L'unica che sorride è il Neftekhimik, vincente e corsaro contro la seconda squadra dello Spartak, ora pericolosamente invischiata nella zona rossa. Ottima prova del Baltika, ancora, che vince e convince, mantenendosi attaccato alle squadre di testa. Ed il Krylja? Affronta l'Orenburg con eccessiva sicurezza e sufficienza, subendo ciò che subì la stessa Torpedo a poche giornate dall'inizio del campionato: ne esce un 5-0 a favore dei padroni di casa che ferma la capolista e ridimensiona tutte le distanze, oltre che le scelte tattiche del tecnico alla guida dei The Wings.