17/12/2020, 02:10
Il pigro pomeriggio di un caldo giorno di Luglio dell’anno del Covid di Connevitzer Strasse 21,nell’immenso polmone verde di Lipsia fu interrotto da un’improvvisa animazione, da una ventina di minuti il sito internet del 1.FC Lokomotiv Leipzig annunciava che da lì a pochi minuti il presidente avrebbe ricevuto il nuovo allenatore.
Diverse migliaia di tifosi conversero verso la sede della società ascoltando la Lukruf, la radio della società che anticipava un nome che li lasciò sbigottiti: Domenico Della Croce, un autentico sconosciuto.
Nonostante i quasi 30 gradi che scaldavano la grande città della Sassonia, il gelò avvolse Domenico mentre usciva dagli uffici del presidente Thomas Lowe. I tifosi erano nel più totale silenzio e non c’è niente di peggio di 10.000 tifosi in silenzio, soprattutto quei tifosi. Si avvicino a quelli che sembravano i capi, tirò fuori dalla giacca una lattina di Red Bull, la aprì e lentamente, con gesti evidentemente studiati la versò a terra, poi chiese prese una sciarpa Giallo blu della Lokomotiv, la baciò e la regalò ad un bambino. Un sibilo iniziò a sollevarsi dalla folla, fino a trasformarsi in un urlo selvaggio. Domenico tirò un sospirò di sollievo, mentre si allontanava lentamente, senza sottrarsi all’abbraccio dei suoi nuovi tifosi, sapeva di aver guadagnato tempo.
Il Presidente era stato chiaro, non si aspettava risultati mirabolanti, voleva consolidare la società, creare le basi per riprendere la scalata iniziata 15 anni prima dall’undicesima serie, ma per le aspettative erano quelle di una tranquilla permanenza in Regionalliga e un’attenzione estrema al bilancio. magari esprimendo una calcio divertente per accontentare i tifosi
Domenico studiò la rosa a disposizione, non era poi così male
Portieri:
Terzini:
Centrali:
Registi Avanzati:
Punte:
Ipotizzò una tattica che sfruttasse il gioco sulle fasce dove gli esterni bassi spingessero senza paura, diventando un vero martello, sfruttando gli spazi creati dagli esterni bassi, che poi sarebbero andati ad occupare l'area di rigore, dove avrebbe dominato un Fulcro del gioco. A centro campo due registi uno arretrato, che avrebbe anche recuperato i palloni liberati della difesa avversaria e uno più alto con il compito anche di inserirsi sarebbero stati coadiuvati da un uomo di fatica. La difesa sarebbe stata improntata alla ricerca di un rapido recupero palla, o per lo meno nell'asfissiare sul nascere la costruzione del gioco avversario, prendendosi ovviamente i conseguenti rischi:
FASE DI POSSESSO: il regista avanzato giostra sulla trequarti affiancato del centrocampista centrale, mentre il regista arretrato staziona alle sue spalle pronto a scambiare, le ali invertite si stringono al centro e i terzini fluidificanti avanzano
Fase di non possesso: il portatore di palla viene pressato, mentre tutti i possibili ricevitori sono marcati.
Precampionato:
Lokomotiv Lipsia - Monaco 1860 2-5 tabellino
Wolfenbuttel - Lokomotiv Lipsia 0-2 tabellino
Aubstadt - Lokomotiv Lipsia 1-1 tabellino
Lupo Martini - Lokomotiv Lipsia 1-4 tabellino
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