24/12/2022, 16:14
- La prima macchia rossa -
E' ora di tirare la prima linea di bilancio, dopo cinque giornate dall'inizio della Primera RFEF. D'Alessandro, all'esordio assoluta su una panchina di primissimo livello come quella della nobile decaduta Deportivo, viene chiesto esclusivamente di vincere il campionato, con la speranza per i tifosi di vedere un calcio divertente ed un rendimento da caterpillar. L'inizio però, come in molti casi, non è così semplice come può sembrare. Le avversarie sono spesso ben attrezzate ed il 4-2-3-1 imbastito dal giovane ed inesperto tecnico argentino, deve ancora oliare i meccanismi e trovare una quadra sotto l'aspetto del gioco. Nel frattempo, si intravedono a sprazzi belle giocate, alternate ad errori madornali sicuramente dovuti alla complessità delle richieste tattiche allenate durante la settimana.
Nel mezzo, lo spinoso caso Quiles, escluso dalle liste di registrazione del campionato e l'assalto di diversi club a capitan Bergantinos. Mister D'Alessandro opta per la cessione onerosa dell'esterno alto, dopo un rapido colloquio con il giocatore anch'egli d'accordo con la stessa soluzione. Per fortuna fra le parti non vi è alcun tipo di attrito, il Parma si fa avanti rapidamente e, cash, versa la cifra pattuita con il DS Carlòs Rosende. Mentre per il capitano, neanche a dirlo, il "rifiuta" è categorico per qualsiasi eventuale pretendente
Nonostante tutto, l'andamento rispecchia più o meno le previsioni di inizio anno. Vittorie sui difficili campi del Castilla e del Cultural Leonesa, così come il risicato 0-1 all'Alfonso Morube di Ceuta. Al Riazòr invece, la squadra si rilassa eccessivamente dopo la tranquilla doppietta al Pontevedra firmata da Santamaria: alla quarta giornata giunge l'Alcorcòn, una delle rivali pretendenti al titolo pronosticata terza dai media. I Los Alfareros guidati da Fran Fernàndez si impongono in maniera perentoria per quanto concerne il tabellino finale. La prestazione sul campo però dice altro. "Martì, secondo te cosa diavolo è successo con l'Alcorcòn? Ho sbagliato qualcosa?" Elìas, il fidato secondo di mister D'Alessandro è ancora incredulo per lo 0-2 subìto, visto il dominio in lungo ed in largo dei loro ragazzi. "Non lo so Andrès, Gorka sembrava quasi irriconoscibile e Jaime Sanchez ha avuto parecchie disattenzioni, così come Trilli. Retu si sta comportando bene e, a questo punto, credo inizi a meritare veramente qualche occasione in più per giocare al fianco di Martinez. Comunque non ti crucciare troppo.. è tutto nuovo, stai dando concetti diversi e complessi, rispetto a tutte le altre squadre della divisione. Il lavoro si vedrà sul lungo, vedrai che andrà tutto bene". Il tecnico sembra riprendere fiducia, dopo le parole di Elìas, ma rimane convinto che qualcosa non ha quadrato e non parla solo a livello di giocatori.
| vs Castilla | vs Pontevedra | vs Cultural Leonesa | vs Alcorcòn | vs Ceuta |
"Buongiorno Andrès", esordisce il direttore sportivo Rosende. "Ti abbiamo convocato abbastanza urgentemente perchè vogliamo presentarti due nuovi collaboratori che si andranno ad aggiungere al parco staff a tua disposizione. Nello specifico, andranno ad affiancare Elìas Martì nel ruolo di Allenatore in Seconda". Il giovane tecnico, poco esperto e avvezzo al mondo gestionale, rimane perplesso. "Quindi avrò un allenatore in terza ed uno in quarta? Non era meglio assumerli come collaboratori? Ora a chi devo dare retta io?". Nell'ufficio fanno rapidamente eco le risate del direttivo, i quali capiscono di dover dare una spiegazione tecnica a D'Alessandro. "Loro due agiranno come fossero dei collaboratori, ma avranno un'investitura più importante e dei doveri maggiori. Il tutto è fatto per te, per aiutarti meglio nelle gestioni quotidiane e per favorire il tuo lavoro.." La replica dell'argentino non tarda ad arrivare e, tagliente come una lama chiude la riunione "A me sembra che voi non vi fidiate del mio operato. E' per la sconfitta con l'Alcorcòn? Davvero siamo a questi livelli dopo sole cinque giornate? Comunque, piacere sig. De Quintana e sig. Carretero, benvenuti al Riazòr."