Diario del piccolo capo

[JohnBonham]

Nailsworth - "Devo dire che non mi era mai capitato di visitare Nailsworth, un paesino di poco meno di 8.000 abitanti che si trova nella contea del Gloucestershire, a Sud Ovest del Regno Unito. Il viaggio non è stato il massimo della vita, la fobìa di volare ormai è un lontano ricordo, ma stare su un aereo mi lascia sempre poco tranquillo, fortuna che avevo affianco le donne della mia vita (la moglie Fernanda e le due figlie Lola e Alma, di 15 e 12 anni), averle vicino a me fa tutta la differenza del mondo, credetemi, non solo su un aereo (...)
Siamo atterrati nella vicina Bristol, ad attenderci all'aeroporto c'era l'Amministratore Delegato del club, Henry Staelens, a bordo di una Jaguar E-Pace scura raggiungiamo Nailsworth nel giro di mezz'ora...ottimo, potrei trovare casa proprio a Bristol!."

Dale Vince è un uomo di 60 anni (devo dire portati molto bene), avevamo avuto modo di conoscerci al Lansbury Heritage Hotel di Londra un paio di settimane fa, un incontro in cui mi aveva illustrato il piano quinquennale della società. Il presidente è una persona decisa e ambiziosa, è per merito suo che il Forest Green è in quarta serie ed entro due anni punta a portare i Rovers in League One, mi ha parlato addirittura della costruzione di un nuovo stadio entro 5 anni... insomma, il suo entusiasmo mi ha convinto ad accettare un biennale da 60.000 € netti a stagione, una cifra nettamente inferiore ad alcune proposte ricevute in questi mesi, ma il progetto mi intriga parecchio e sono abituato a non deludere le persone che dimostrano fiducia in me.
Mi ha accolto in sede facendo gli onori di casa e portandomi a visitare le strutture del club, il New Lawn è uno stadio da 5000 posti, un impianto più che adeguato per la categoria. Dopo la firma del contratto e qualche scatto di rito, siamo andati a pranzo in un locale dove si mangia vegano, dove Dale mi ha illustrato la sua visione del club, molto Green direi...
In serata è arrivata anche l'ufficialità su tutti i canali social del club, scatenando l'entusiasmo dei tifosi. Sono davvero carico, non vedo l'ora di iniziare!"

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Il Forest Green è un club inglese fondato nel 1889, nella sua ultracentenaria storia, il club del Gloucestershire, ha militato quasi sempre nelle serie inferiori vincendo qualcosa solo a livello regionale. Prima di conquistare la promozione in League Two nel 2017, il club aveva sfiorato la vittoria della FA Trophy per ben due volte, perdendo in finale (1999, 2001).

Ma il Forest Green Rovers è noto ai più per essere la squadra più ecologica al mondo.
Tutto nasce da un’idea di Dale Vince, presidente del club dal 2010. A 15 anni decide di lasciare la scuola per partire su un van alimentato da una turbina a vento insieme ad altri ragazzi per girare il Regno Unito, con un unico obiettivo: salvare il Pianeta. Dopo numerose lotte a favore della salvaguardia dell’ambiente, nel 1996 decide di fare sul serio: Vince decide di fondare Ecotricity, un’azienda che fornisce a tutta l’Inghilterra energie rinnovabili, ma non si accontenta e vuole spostare la sua battaglia per il Pianeta sui media, così nel 2007 decide di acquistare un’intera pagina del The Guardian al solo scopo di invitare a casa sua Richard Brenson, fondatore del gruppo Virgin, per discutere su possibili soluzioni per il cambiamento climatico. Nel 2010, non ancora soddisfatto, decide di far entrare la sua battaglia per l’ambiente anche nel calcio, sceglie così di aiutare il piccolo Forest Green Rovers, club che al tempo militava in quinta divisione inglese. Al suo arrivo a Nailsworth, decide di applicare piccoli provvedimenti ma importantissimi per il Pianeta, il primo che prende riguarda il piano alimentare: infatti Vince decide di eliminare da tutti i menù del centro sportivo la carne rossa, concedendo ai calciatori di mangiare al campo d’allenamento soltanto carne di pollo e di pesce. Inoltre il prato del centro sportivo e dello stadio viene tagliato con un tosaerba alimentato da energia solare e viene irrigato con l’acqua piovana raccolta sui tetti dello stadio. Il pullman della squadra è elettrico e le maglie sono realizzate con il 15% di bambù.
Col passare del tempo il Forest Green comincia anche a prendersi qualche soddisfazione sul campo e dopo aver flirtato per qualche anno con le parti alte della classifica, nel 2017, arriva in finale play-off di National League, la quinta divisione inglese, a Wembley, dove affronta il Tranmere Rovers. Il Forest vince 3-1 e Nailsworth, con soli 7000 abitanti, diventa la città più piccola di sempre ad ospitare la League Two, la quarta serie del calcio inglese. Dopo il fischio finale, il commentatore della BBC si lasciò andare: “Cheltenham, Swindon, Newport, lasciate che ve lo dica: la prossima stagione mangerete hummus (salsa a base di pasta di ceci e pasta di semi di sesamo, nda) perché il Forest Green Rovers è nella Football League”. Da quella partita questo piccolo club comincia ad avere addosso gli occhi di quasi tutto il mondo e cominciano ad arrivare addirittura riconoscimenti internazionali: le Nazioni Unite riconoscono il club come l’unico al mondo ad emissioni zero. Inoltre uno dei principali soci del club è diventato Hector Bellerin, terzino dell’Arsenal. Ed infine, per non far mancare proprio nulla, il prossimo stadio del club sarà realizzato interamente in legno.

Però ad un’idea così pazza non possono mancare le critiche e gli sfottò, specialmente quando un giocatore viene pizzicato da qualche paparazzo a ingurgitare fish & chips in contenitori non riciclabili. «Ci danno degli ipocriti – argomenta Vince – ma fatti di questo genere riguardano la sfera privata dell’atleta, nella quale non entriamo. Ci limitiamo semmai a sensibilizzare. Non vogliamo fare i professori, ma siamo convinti che questo genere di alimentazione non solo sia rispettosa dell’ambiente, ma porti benefici anche ai giocatori, tanto dal punto di vista energetico quanto da quelli della resistenza e dell’integrità fisica. Se poi dalle tribune urlano a un nostro giocatore che è appena caduto di non mangiarsi l’erba del prato, direi che allo stadio si sentono insulti ben peggiori».