08/06/2021, 12:00
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 08/06/2021, 12:06 da Lario1907.)
(07/06/2021, 14:58)AdrianMutu Ha scritto: Tendenzialmente "noi" siamo contro quei prestiti facilitatori, di wonderkids palesemente rotti che ti risolvono la stagione da soli e che non potresti avere mai altrimenti, quello un pochino ci fa storcere il naso sì.
Ok, su questo siamo nettamente d'accordo.Negli anni scorsi sui vari forum purtroppo si vedeva sempre lo stesso pattern: carriera dalla C, prendo in prestito biennale Seba Esposito/Pinamonti/Cutrone e arrivo facile facile in A con una squadra da medio-bassa serie C. Quello sì che era abbastanza triste
(07/06/2021, 14:58)AdrianMutu Ha scritto: I prestiti fatti per necessità economiche sono ovviamente più giustificabili. Certo va detto che alla lunga sono addirittura controproducenti in quanto non ti resta nulla in mano, peró si possono capire.
Qui invece non siamo sulla stessa lunghezza d'onda. E' vero, prendo un giocatore in prestito, magari lo valorizzo anche ma poi non mi resta nulla in mano.
Ma, sinceramente, nelle situazioni come quella che ho posto a esempio nel primo post, preferisco prendere un giocatore già pronto per la categoria in prestito piuttosto che acquistare un giocatore scarso a parametro zero ma che non terrò per più di un anno. Anche perché credo che l'importante sia stabilizzarsi a ogni costo nella serie in cui si è stati promossi.
(07/06/2021, 14:58)AdrianMutu Ha scritto: Altro esempio: io sono solito ingaggiare giocatori in scadenza di un anno con la formula del prestito più riscatto, così ho un piano B. Se rinnovano riscatto (a prezzo esiguo perché erano in scadenza e quindi con costo basso), se non rinnovano riscuoto a zero.
Questa è un'ottima strategia, non ci avevo mai pensato. Grazie per la dritta mister
(07/06/2021, 20:31)Cizzu Ha scritto: Il problema è che i prestiti, per come funzionano nel gioco, ti facilitano troppo la carriera. Questo è il problema numero uno. E' una soluzione troppo facile che per certi versi, ti ammazza anche il divertimento nel fare mercato.
Sì, questo purtroppo è vero. Troppo spesso, pur partendo dalla C/D, si riesce a prendere in prestito giovani che da soli valgono mezza squadra. Però è anche piacevole riuscire a prendere in prestito giocatori che non conosci ma che poi rendono benissimo. Io presi in prestito (rinnovato di anno in anno) con la Virtus Ciserano un attaccante della primavera dell'Inter che in 3 anni fece qualcosa come 60 gol. Non lo avevo mai sentito prima e fu una piacevole scoperta.
(07/06/2021, 20:31)Cizzu Ha scritto: Se sei in Serie D, o in Serie C, e prelevi addirittura 6-7 giocatori in prestito, non solo ti salvi agevolmente, ma rischi davvero di vincere il campionato a mani basse.
Ecco, esatto, questo è quello che io voglio evitare a tutti i costi nelle mie carriere. Un conto è prendere 3-4 giocatori in prestito - il che è anche abbastanza realistico - ma 6-7 no, soprattutto se titolari: non valorizzi proprio nessuno di tua proprietà e l'anno dopo, se si tratta di prestito annuale, sei punto e a capo.
(07/06/2021, 20:31)Cizzu Ha scritto: Inoltre il giocatore svincolato, una volta messo sotto contratto, ti permette eventualmente di monetizzare qualcosa, mentre con il prestito secco, ci vai soltanto a perdere. Non solo non ti rimane in rosa scaduto il contratto di prestito, ma facendolo giocare, coltivi e fai crescere la valutazione di un giocatore di una rosa avversaria.
Qui invece è lo stesso discorso fatto sopra con Adrian: è vero che coi prestiti non ti rimane nulla in mano e anzi valorizzi un giocatore di un'altra squadra...ma se devo comprare una pippa a parametro zero o prendere un giocatore nello stesso ruolo ma in prestito e già pronto per giocare titolare e disputare una buona stagione, beh, io scelgo sempre la seconda opzione.
Tempo fa stavo portando avanti una carriera con la Virtus Ciserano (da cui ho preso spunto per scrivere il primo post: promozione in C al primo anno, status semi pro, budget scarsissimo ecc) e il primo anno in serie C feci una fatica ASSURDA nel fare mercato. Riuscii a comprare a parametro zero giocatori tremendamente mediocri o giovani molto acerbi e furono i prestiti che mi salvarono, nel vero senso della parola. Gli anni successivi, credo per la crescente reputazione della mia squadra, feci molta meno fatica ad acquistare calciatori decenti e infatti andai sempre più diminuendo il numero di prestiti utilizzati.