Una volta c'era la Mitropa Cup

[Maimau]

Il bastone e la carota, questo si deve usare con questi giocatori, da una parte coccolarli come dei bimbi piccoli, dall'altra gridare quando non fanno ciò che più volte si è provato. Intanto siamo fuori dalla zona retrocessione, e ci vogliamo stare, e non so bene come e quando ma questa squadra sembra aver trovato un suo equilibrio. Ora serve continuità. Si cominciano a sentire i primi effetti del fine stagione e le distanze si accorciano fra prime e seconde della classifica. Trasferta molto complicata in una città incomprensibile che io chiamo Zento, loro giocano un gran ritmo e vanno avanti con una rete pregevole, noi maciniamo kilometri e tiriamo tanto e così ci meritiamo il pareggio di Granicz che corona una buona prestazione di squadra.



Altra trasferta a Kazzin o come si chiama, partita bloccata, le difese hanno il sopravvento su attacchi sterili, lo si nota dalle statistiche, povere come i contenuti delle squadre, ma è pur sempre un punto.



Torniamo in casa contro il Gyirmot che seppur in difficoltà non dovrebbe avere problemi per il campionato. Così in leggerezza ci fa vedere un primo tempo nel quale non capiamo nulla, meno male che arriva un rigore su un pallone lungo che senza pretese provoca un atterramento in area, prendiamo la via degli spogliatoi 1-1. La ripresa è del tipo vorrei ma non so, anci non posso, anzi meglio di no, anche perché loro giocano meglio e noi tiriamo a campare



Ancora in casa dopo tre giorni contro il Sorksar che lotta per la promozione diretta e non fa sconti. Ci trafigge due volte alla fine del primo tempo ed a inizio ripresa. LA cosa più bella è la rete che dimezza lo svantaggio , un diagonale al volo dai 30 metri di Hursan, ma non vale punti.



La classifica parla da se, mentre Borbone parla alla squadra: “Il pallone è una bella cosa ma non scordiamoci che è pieno d’aria!”