27/06/2022, 00:36
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 27/06/2022, 00:40 da Blackdragon-ITA.)
Autunno in alta quota
Autumn's sweet, we call it fall
Quando la voglia di giocare ti prende le sessioni diventato infinite, a discapito del sonno, delle serie su Netflix, delle chiacchiere con familiari... Resistono i doveri coniugali, le passeggiate con il cane e la musica, immancabile sottofondo nel giocare e nell'editing delle immagini da postare. Visto che sono andato molto avanti in questa stagione cercherò di condensare in pochissimi post ciò che è stato per poi poter affrontare l'estate di preparazione al campionato 2026/27 e l'eventuale mondiale (oggi scopriremo se lo giocheremo o meno) con la Costa d'Avorio live. Al punto in cui mi trovo ora ancora nulla è deciso in ambito portoghese, sebbene il destino sia pressoché delineato, così come in ambito internazionale.
Questo aggiornamento voglio farlo focalizzandomi competizione per competizione, così da rendere il racconto più lineare e, si spera, anche la lettura da parte vostra.
Liga Nos: Capodanno da imbattuti, ma senza primato
Il 4 gennaio, prima di giocare la prima partita del 2026, la situazione è piuttosto confortante. Lo scontro diretto con lo Sporting è stato più volte posticipato...
Ad ottobre il cammino in campionato lo riprendiamo soltanto il 26 ottobre!! Ebbene sì, tra la pausa per le Nazionali e le due coppe nazionali, le uniche due partite di Liga Nos le giochiamo negli ultimi sei giorni del mese. Andiamo a Braga, contro una squadra che concede sì molto ma segna altrettanto: le premesse per tanti gol ci sono tutte e ce li dividiamo. Il 2-2 con cui si conclude il match è il secondo pareggio della gestione Tortelli dopo quello contro il Rio Ave: la differenza sta però nel modo in cui è maturato, visto che al 29' gli ospiti erano sotto di due gol. Riusciamo sì a chiudere i primi 45' sul risultato di parità grazie alle reti di Lucas e Ratao, ma nel secondo tempo, nonostante i sei tiri a zero, non riusciamo a sfondare il muro dei padroni di casa e dobbiamo accontentarci di tornare a casa con un solo punto.
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Va decisamente meglio tre giorni dopo: il 7-0 con cui regoliamo il Santa Clara ricorda tanto l'8-2 rifilato a metà settembre al Belenenses, con la differenza sostanziale legata al fatto che non subiamo alcun gol, trasformiamo in gol la metà dei tiri nello specchio, che a loro volta sono più della metà di quelli totali. Per la prima volta portiamo anche due giocatori a realizzare un hattrick, costringendo il magazziniere a rivedere gli ordini di nuovi palloni: Lucas è il primo a realizzare la tripletta, seguito da Jota, che mette a segno il settimo sigillo al 78'; l'altra rete (quella del temporaneo 4-0) la sigla Kabak, che sta cominciando a rivalutare l'idea di partire, anche se continua a prendere gialli (secondo consecutivo per lui).
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A novembre il percorso è netto: tre partite per tre vittorie, 11 reti fatte ma, soprattutto, un solo gol subito! Il fatto che la difesa cominci a diventare un nuovo punto di forza ci permette di non dover più mantenere sempre il piede sull'acceleratore, ampliare le turnazioni considerando attentamente gli impegni nelle quattro competizioni e, cosa non da sottovalutare, accontentare la voglia di giocare dei componenti della rosa. I cambiamenti saltano maggiormente all'occhio nelle coppie di centrocampo: se a giocare la prima contro il Maritimo sono Kozachenko e Gragera, entrambi in gol nel 4-0 finale (reti anche per Lavia e Nmecha), nel 5-1 contro il Gil Vicente i titolari sono Lavia e Lukic (quest'ultimo realizzatore della rete che sblocca la gara, seguito da Nmecha, la doppietta di Maouassa nell'inedita posizione di ala sinistra e l'autogol di Pedrinho), ed addirittura con il Famalicao giocano i giovanissimi Delgado e Lindner (il match finisce 2-0, ancora gol per Maouassa prima della rete di Ratao, al terzo centro in campionato).
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Arriviamo così di slancio a dicembre, cerchiando in rosso una data: a noi del Natale non frega molto, perché tre giorni dopo ospiteremo i campioni in carica del Portogallo, il Porto. Per arrivare davanti all'ultima squadra lusitana in grado di sollevare la Champions League al big match di fine mese è necessario vincere l'unica partita di campionato che la precede, la sfida interna con il Vizela: i biancoazzurri si dimostrano un osso duro, riescono a replicare nel giro di tre minuti alla rete del nostro El Hadj (che si infortunerà nel secondo tempo), fortunatamente Ratao ha il piede caldo e bissa la rete del turno precedente, al 58', regalandoci la quinta vittoria consecutiva.
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Ed eccoci quindi a 23 giorni dopo, pronti ad ospitare il Porto: lo scoglio sembra imponente, anche perché rappresenta il miglior attacco del campionato, ma non abbiamo alcuna intenzione di snaturarci al cospetto degli uomini di Conceiçao, al costo di dover faticare il triplo per dover eventualmente rimontare una o più reti. Ciò che succede però è tanto sorprendente quanto soddisfacente: il Porto riesce a concludere a rete una sola volta, ma il nostro giapponesone Sakai si fa trovare pronto sventando la minaccia portata da Lammers. Noi la porta la inquadriamo 11 volte, e sebbene non manteniamo la percentuale realizzativa sfoggiata contro il Santa Clara riusciamo a far raccogliere a Ivan il pallone in fondo alla rete ben 4 volte. Gragera all'ottavo, Traoré al 26', Lucas alla mezzora e ancora Traoré nel secondo tempo annientano le velleità dei campioni in carica, regalandoci tre punti che ci permettono di mettere quattro punti tra noi ed i bianco-azzurri nonostante le due partite che dobbiamo recuperare. Chi l'avrebbe detto ad inizio campionato...
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A chiudere un anno ricco di soddisfazioni e nuove sfide è l'incontro casalingo contro l'Academica Coimbra. Tutti si aspettano i fuochi d'artificio, essendo che si gioca alle 19 del 31 dicembre, ma i 50000 presenti si devono accontentare del petardo di Lindner, alla prima rete in campionato. Petardo che però è sufficiente per mettere in cascina altri tre punti, chiudere l'anno ed il girone al secondo posto (potenzialmente primi, con due partite da recuperare tra cui lo scontro diretto con lo Sporting Lisbona), ma con la media punti più alta del torneo. In linea con la posizione in classifica anche quella di miglior attacco e miglior difesa. Chiudiamo invece primi nella speciale classifica della differenza reti e con un percorso netto in casa: nessuno è riuscito a portar via punti dal Da Luz da agosto a dicembre 2025.
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Prima di passare alle coppe, alcuni dei protagonisti di questa prima metà di stagione: già visti Ratao, Lucas e Traoré, ora ci concentriamo a chi ha contribuito non solo a realizzare reti importanti, ma anche a rendere il Benfica la seconda difesa del campionato. Visto che gli screen sono stati realizzati quando nel gioco era il 3 gennaio 2026, rispecchiano alla perfezione le statistiche dei giocatori a questo punto del racconto.
Shunsuke Sakai (Por): 20 anni ma già tanta esperienza, soprattutto in Nazionale (avevo avuto modo di affrontarlo ai tempi dell'Uzbekistan), per il portierino nipponico. Ottimo colpo a 0 della dirigenza nel 2024, dopo un anno di apprendistato alle spalle di Meret si è guadagnato la promozione a titolare con il cambio di allenatore. Sempre presente nelle partite importanti, ha lasciato le chiavi della saracinesca del Benfica ai compagni italiani Carnesecchi e Gasparini in ottica di crescita collettiva del pacchetto di estremi difensori, a cui manca un portiere anziano che possa fare da chioccia (ma c'è Buffon nello staff, chissà che possa dare loro utili consigli).
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Wilfried Singo (DD, DC): arrivato dal Real Madrid, dove non ha avuto lo spazio che sperava, è stato un acquisto fortemente voluto dall'allenatore, che aveva intravisto in lui il giusto elemento per presidiare la corsia difensiva destra, far da chioccia al giovane Sunde Ardal ma anche occupare uno dei due slot al centro del pacchetto arretrato in ottica turn over o per mancanza dei titolari per infortuni o squalifiche. La possibilità di interfacciarsi con Tortelli anche in Nazionale ne fa un elemento di sicuro affidamento. Nonostante qualche carenza in zona assist, si fa valere in interdizione e nel dialogo con l'ala di riferimento.
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Luìs (DC): il giovane brasiliano, nonostante possa giocare con discreti risultati nella posizione di terzino destro, è stato per lo più utilizzato come spalla ideale di Ozan Kabak. Arrivato dal San Paolo per meno di 15 milioni sta facendosi valere e preferire ai colleghi di reparto più esperti come Blind e Bailey. Pecca un po' in aggressività, son già 5 i gialli collezionati in campionato, ma vista la giovane età glielo si può perdonare, sperando che non diventi un marchio di fabbrica.
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Faitout Maouassa (DS/TS): con i suoi 27 anni è uno degli elementi più anziani della rosa. La presenza in squadra di Richards gli permette di svestire i panni di terzino ed avanzare il suo raggio d'azione sulla trequarti avversaria, ed è proprio da quella posizione che ha mostrato il rendimento migliore. Ciò non toglie che anche nei quattro dietro abbia una resa invidiabile. Sono per lui 6 le reti in tutte le competizioni finora, cinque gli assist.
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José Gragera (RaR/CCQ): non fatevi ingannare dallo scarso numero di presenze, arrivato negli ultimi giorni di mercato ha perso il primo mese di partite, un infortunio ne ha condizionato la possibilità di prendere parte agli incontri con regolarità, ma quando è sceso in campo (ha giocato tutti gli incontri di Europa League, sebbene non sempre dal 1') ha sempre dato il suo contributo sia in sostanza sia in qualità.
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Vitaliy Kozachenko(RaR/CCQ): prodotto del vivaio lusitano, si è presto rivelato elemento imprescindibile della rosa a disposizione di Mr. Tortelli, fornendo diversi assist e rivelandosi talvolta ottimo tiratore dalla distanza. Pecca un po' in disciplina, con già una squalifica per somma di ammonizioni alle spalle. Nonostante ciò si è praticamente autoeletto, grazie alle prestazioni regalate, perno fondamentale del'11 bianco-rosso.
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Europa League, la sfida agli ex
Valencia e Tottenham sono le nostre principali concorrenti per il passaggio del turno, in particolare gli spagnoli, arrivati dalla terza fascia del sorteggio, sono il vero e proprio spartiacque tra Europa League e Conference, per lo meno secondo i pronostici che vedono il Tottenham sicuro vincitore del girone. Il pareggio tra le due compagini alla prima giornata ci aiuta, ma le insidie sono notevoli, soprattutto perché affronteremo diversi ex: Meret difende i pali dei Saints ed anche Antonio Silva ha lasciato Lisbona per Londra; nel Valencia invece gioca Montiel, diventato il loro terminale offensivo. Passerà quindi anche dalla loro voglia di dimostrare di aver fatto bene a lasciarci il nostro destino: chissà però cosa ne pensano i miei, rimasti delusi in particolar modo dall'addio di Silva e Montiel.
Sono proprio i valenciani i nostri prossimi avversari: pronti, partenza e dopo 180' secondi siamo in vantaggio. Everton sigla l'1-0 ammutolendo il Mestalla, che si rianima 7' grazie al pari di Maxi Gomez. Everton però non ci sta: riporta in vantaggio i portoghesi al 36', propizia l'autogol di Mosquera al 42' ed ad inizio secondo tempo segna il rigore della tripletta, il definitivo 4-1 per noi!
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Tre settimane dopo viene a farci visita il Tottenham: è in palio il primo posto del girone, gli inglesi, che sono indietro di due punti rispetto a noi, partono forte e ci mettono sotto al 12'. La reazione tarda ad arrivare ma quando arriva è travolgente: poco prima dell'intervallo arriva il pareggio di Traoré, il sorpasso si compie al 7' del secondo tempo e a meno di 10' dalla fine troviamo anche il 3-1, che ci porta a quota 9 punti in tre partite, potendo così gestire un vantaggio di 5 punti su spagnoli e britannici.
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Il ritorno a Londra rappresenta invece una mattanza per noi, la prima sconfitta in assoluto nella mia esperienza portoghese è un 3-0 senza appello, nonostante il premio da migliore in campo per l'ex Meret. Ok, non ci fosse stato lui magari staremmo parlando di tutto un altro risultato, ma tre pere son sempre tre pere, e c'è poco da dire. Le tre reti, tutte nel secondo tempo, portano le firme di Soler, Son e Musa Barrow.
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Nonostante la battuta d'arresto londinese otteniamo la qualificazione con una giornata d'anticipo grazie alla vittoria contro il Lausanne: il 2-0 esterno porta la firma di Everton, autore di una doppietta e vero trascinatore nella nostra campagna europea.
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Il Tottenham non ha però mai frenato e per poterci assicurare, senza calcoli, il primo posto nel girone, è necessario superare nuovamente il Valencia. Sblocchiamo la partita grazie a Maouassa, che per l'occasione veste i panni di ala sinistra, alla mezz'ora, andando negli spogliatoi con il risultato di 1-0. Nel secondo tempo il franco-congolese decide che questa è la sua serata: segna al 4' del secondo tempo e sigla la sua tripletta personale con un bolide dalla distanza al 68'! La rete, inutile, di Ambrose all'89' fa solo bestemmiare il mister, che stava già assaporando il secondo clean-sheet consecutivo in ambito internazionale.
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Passiamo così da primi con 15 punti, secondo il Tottenham, in Conference il Valencia!!
Coppe nazionali, breve riassunto
Senza dilungarci troppo sulle coppe portoghesi, per quanto concerne l'Allianz Cup abbiamo agilmente superato il girone di qualificazione alle semifinali: dopo la vittoria di cui abbiamo già letto nel precedente post contro la Moreirense, le successive partite con Rio Ave e Varzim finisco entrambe 2-0 per noi. Il sorteggio ci regala un suggestivo scontro con il Porto, previsto per il 20 gennaio 2026. L'altra semifinale vedrà affrontarsi Braga e Academica Coimbra.
In Taça de Portugal il percorso è meno semplice: se battiamo agilmente ai 32esimi l'Oliverense 4-0 in trasferta, formazione di Terceira Liga, fatichiamo abbondantemente sia ai sedicesimi sia agli ottavi: necessitiamo infatti dei supplementari per avere la meglio con il Nacional, battuto 3-2 grazie alla rete al 112' di Sasa Lukic; con lo Sporting Lisbona scongiuriamo lo spauracchio extra time soltanto all'88esimo, con il primo sigillo in bianco-rosso di Singo, che sigla il 3-2 in una partita che ci ha visto prima andare sotto, poi passare avanti grazie alla doppietta di Nmecha e poi ancora in pareggio un minuto dopo esserci trovati addirittura in superiorità numerica (rosso diretto ad Aragòn all'80esimo, un minuto dopo il suo ingresso in campo). Ai quarti, il 14 gennaio, affronteremo l'Estoril.
A capodanno siamo quindi in corsa per tutti gli obiettivi disponibili: non conosciamo ancora il nostro avversario in Europa League, per il resto possiamo nutrire buone speranze... il mercato sta però per iniziare: cosa succederà durante il calciomercato invernale?
Il nostro cammino da ottobre a dicembre
If you are going to San Francisco...
Come il titolo può far presagire, nel destino del mister il Nord America c'è. Lasciato l'Uzbekistan in aeroporto, quell'aereo Tortelli lo prenderà con la Costa d'Avorio! Il ritorno contro il Mali e la sfida con l'Algeria si concludono rispettivamente 3-0 e 3-1 in favore degli elefanti, che conquistano di slancio la prima posizione e la conseguente qualificazione al mondiale nel loro girone! Le sfide del 10 e del 14 ottobre mettono in luce anche un potenziale di reti non indifferente su cui poter fare affidamento: sei sono i gol, sei sono i diversi marcatori. Oltre a Fofana, Diallo, Kessié e Assalé ci son tante altre frecce pronte a ferire le difese avversarie. Il 13 dicembre vengono sorteggiati i gironi e, per come è strutturata la competizione, non ci va affatto male: è vero che giocheremo contro la Germania, ma il Panama dovrebbe poter garantire quei 3 punti necessari per accedere per arrivare almeno ai 16esimi... poi sarà quel che sarà! Intanto ci siamo e nelle sfide di marzo per la qualificazione alla Coppa d'Africa (ce la vedremo con Togo e Rwanda, in girone con noi anche il Ghana) avremo da esporre i gradi di partecipanti alla competizione calcistica più importante del globo, utili ad incutere timore nei nostri avversari!
Alcuni dei gironi dei mondiali: anche all'Italia sembra esser andata bene, speriamo che la Nuova Zelanda non faccia come 16 anni fa...