Nulla accade per caso

[JohnBonham]

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Thayuan Leiras   
@thayuanleiras
7 ott 2022 | ore 21:15

Chapecó (SC) - Il sogno sta per realizzarsi, a quattro giornate dal termine alla Chapecoense manca solo la matematica, esattamente 3 punti per qualificarsi alla prossima Libertadores, un traguardo impensabile fino ad un anno fa, ma che dopo la trionfale cavalcata nell'attuale Brasileirão sta per tramutarsi in realtà. Non sono mancate, come vedremo in questo scorcio di stagione, le difficoltà, ma la compagine biancoverde è diventata strada facendo una splendida cenerentola che ha sbaragliato tutti i pronostici di inizio stagione che la davano in lotta per non retrocedere. Merito di Nivaldo e della sua crescita sotto il profilo tattico e in termini d'eperienza, ma anche di un organico sottovalutato dai più e una società brava a supportare il tecnico nei momenti di maggior difficoltà. Una favola che andava riscritta a tutti i costi, stavolta sul campo e non sulle prime pagine della cronaca nera, un traguardo che verrà scolpito sulla pietra, un pezzo di storia di questo club, perchè basteranno 3 soli punti per raggiungere almeno il 5° posto in classifica che rappresenterebbe il miglior piazzamento di sempre della piccola Chapecoense.

Una Chape da rimonta, ma che beffa col Corinthians! - Il mini-ciclo comincia con la trasferta sul campo del Goiás, matricola invischiata nella lotta per non retrocedere. Le insidie nel giocare queste partite vengono a galla subito nel primo tempo, dove una bella Chape spinge sull'acceleratore ma si va a schiantare contro i legni della porta difesa da Tadeu. Il riassunto della prima frazione è questo: Goiás 2 tiri-2 gol, Chape 2 pali. Nella ripresa entra Douglas Costa ed è lui a suonare la carica: a 10 minuti dal termine sforna un assist perfetto per la testa di Álvaro che riapre la partita. Il forcing finale sembra non portare ad nulla di fatto, ma all'ultimo giro di lancetta è ancora protagonista l'ex Juve, abile a procurarsi un calcio di rigore che stavolta Álvaro trasforma per la doppietta personale. Pari strameritato ma che fatica...

Tre giorni dopo, nella gara interna col Botafogo, la Chapecoense ritrova la vittoria con una rete di Marciel nel finale di tempo in una gara condotta dal primo minuto, ma che alla fine regala poche emozioni, a differenza del pirotecnico 3-3 dell'andata. I bianconeri rischiano davvero grosso in una stagione per loro disgraziatissima, dopo il sorprendente secondo posto dell'anno scorso. Da segnalare un'altra buonissima prova di Douglas Costa, entrato finalmente in sintonia coi compagni di squadra e nei meccanismi del 4-2-3-1 di Nivaldo.

La classifica direbbe che fra Vitória e Chapecoense non ci dovrebbe essere partita, ma come la storia recente insegna, non è così. I rossoneri sono una brutta gatta da pelare e anche stavolta si rivelano ostici e sgorbutici. Gli ospiti si ritrovano ad inseguire il gol di Biro Biro al 33esimo minuto e nella ripresa aumentano lo sforzo ottenendo il pari ad un quarto d'ora dalla fine con Rhuan, elemento in grandissima crescita nella seconda parte di stagione. Altro pareggio che muove la classifica e che allunga a 6 la striscia di risultati utili consecutivi.

L'ultimo atto di questa mini-serie è il big-match della 34esima giornata, lo scontro tra Chape e Corinthians che può valere tantissimo per il piazzamento finale. Le due squadre arrivano all'appuntamento separate da 4 punti, ma con il Timão che ha ancora una partita da recuperare. La gara è subito vibrante e nel giro di un minuto - tra il 26' e il 27' - c'è il botta&risposta firmato Álvaro-Ederson con il quale le due squadre vanno al risposo. L'estremo equilibrio di una partita giocata senza paura dai due tecnici, viene spezzato poco prima dell'ora di gioco dal solito Álvaro, ormai in stato di grazia perenne. Ad un quarto d'ora dalla fine, quando l'inerzia della partita pendeva dal lato biancoverde, Robson Fernandes siglava il gol del pareggio, dando il via ad una girandola di emozioni nel finale degna di un film thriller di Alfred Hitchcock. È lo stesso Robson Fernandes a freddare l'Arena Condá all'89' portando i suoi sul 2 a 3. Tutto finito? Nient'affatto, perchè la reazione della Chape è incredibile: Álvaro, ancora non sazio, trova il corridoio giusto per riportare in parità l'incontro e Douglas Costa sceglie il momento giusto per realizzare il suo primo gol in maglia biancoverde. È il minuto numero 95, l'ultimo del recupero decretato dall'arbitro, per regolamento però il tempo si allunga di altri 30 secondi ed ecco che Robson Fernandes, quest'oggi degno avversario di Álvaro (capocannoniere del campionato con 23 reti, ndr), trova la forza di realizzare il 4-4 finale con un gran destro da posizione impossibile. Gara a dir poco pirotecnica, anche se lascia l'amaro in bocca ai padroni di casa, ad un passo dall'allungo decisivo.
Vi avevamo parlato la scorsa volta del Maracanzo e dei morti per arresto cardiaco di quel giorno...beh, oggi dobbiamo ringraziare il cielo che nessuno ci abbia lasciato le penne...

La classifica parla chiaro: il Flamengo è già campione, un titolo praticamente mai in discussione. Per una volta il proverbiale equilibrio del Brasileirão va a farsi benedire. Dietro i neo campioni è lotta per conquistare le prime 4 posizioni che danno diritto all'accesso diretto alla fase a Gruppi di Copa Libertadores, la Chapecoense è chiamata a difendere un discreto vantaggio per non rischiare di disputare gli spareggi (5°,6° e 7° posto). In coda lotta serrata fra due nobili decadute, Botafogo e Fluminense, con il Grêmio staccato di 4 lunghezze e il Goiás che tenta il miracolo in extremis. Sport Recife già matematicamente retrocesso, Náutico quasi...

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